Non si placano le polemiche dopo la riduzione della pena in appello di Maria Sharapova. La stessa russa attacca l’Itf, mentre alcuni colleghi si schierano contro l’ex n.1 mondiale, tra cui Tomas Berdych… DI ROBERTA LAMAGNI

di Roberta Lamagni – foto Getty Images

 

La riduzione di pena a 15 mesi pronunciata dal Cas di Losanna nei confronti di Maria Sharapova continua a far discutere. E ad alimentare le polemiche interviene la stessa Sharapova, che una volta conosciuta la sentenza ha prontamente accusato l'Itf di aver tentato di boicottare la sua carriera cercando di farle infliggere una sospensione di 4 anni.

 

Non solo, secondo John Haggerty, legale di Sharapova, la federazione internazionale avrebbe peccato in chiarezza nella comunicazione delle sostanze proibite, al contrario di molte altre federazioni sportive. Altra accusa riguarda il Tribunale che emise la prima sentenza che, secondo Masha, non sarebbe stato neutrale.

 

Nemmeno il tempo di risollevare la testa e la campionessa russa contattacca dunque in pieno suo stile. Le esternazioni pubbliche riguardo al suo caso tuttavia hanno già coinvolto altri colleghi, e non tutti si sono dimostrati teneri nei suoi confronti.

 

Il più diretto è stato Tomas Berdych, reduce da un recente intervento per asportare l'appendice. Il giocatore ceco ha dichiarato nemmeno troppo velatamente la sua dura opinione in proposito. "Ogni volta che devo assumere qualche farmaco, controllo con il mio team più di una volta, per essere certo che sia legale. Se è tutto chiaro, lo prendo – ha aggiunto – Non importa chi è coinvolto, tu sei il giocatore e ci sei tu là in campo". Come se non bastasse, ha tenuto a precisare: "Ho già ricevuto l'elenco dei farmaci vietati del 2017 ed è tutto chiarissimo". 

 

Più diplomatici i commenti del suo ex fidanzato, Grigor Dimitrov, il quale si mantiene in equilibrio sul filo del rasoio dichiarando che la condanna a Sharapova era doverosa, ma addolcendo la pillola sottolineando che il tennis ha certamente sentito la sua mancanza in tutto questo tempo. Dovendo scegliere con chi andare a cena, la risposta è scontata.