L’avvocato della canadese ha dichiarato di voler chiedere svariati milioni di risarcimento dopo il trauma cranico dello scorso anno occorso durante lo Us Open… DI ROBERTA LAMAGNI

di Roberta Lamagni – foto Getty Images

 

L'avversaria era proprio la nostra Roberta Vinci.  Il 4 settembre 2015, Eugenie Bouchard e Roberta si sarebbero dovute scontrare negli ottavi di finale dello Us Open quando, a poche ore dall'inizio dell'incontro, arrivò la notizia dell'improvviso ritiro della canadese.

 

Trauma cranico, la motivazione. La Bouchard, a suo dire, era scivolata all'interno degli spogliatoi dell'impianto, complice una sostanza presente a terra in un ambiente non illuminato. A quel tempo la classifica recitava n.25 Wta, posizione in cui era precipitata dopo aver "perso" i punti della finale di Wimbledon 2014. Dopo oltre una stagione in "alta quota", in cui era stata prescelta dalla Wta come volto per la campagna di promozione del Masters finale, il quadro agonistico si era già dunque in parte compromesso.  

 

L'episodio incriminato non solo costrinse Eugenie a rinunciare allo Us Open, ma fu causa di una conclusione di stagione molto prematura. Ne seguirono forti ripercussioni in classifica (scese fino alla posizione n.61, ora è numero 39), ma soprattutto conseguenze fisiche e psicologiche difficili da superare.

 

A oltre un anno dall'annuncio di una causa contro la Usta – la federazione americana responsabile dell'impianto di Flushing Meadows – la questione legale resta ancora irrisolta. Pare per colpa della stessa Bouchard, che per impegni agonistici non si è sempre resa disponibile a intervenire alle udienze. 

 

A parlare ora è il suo avvocato, Benedict Morelli, il quale sostiene che, essendo l'immagine di Genie Bouchard di fondamentale importanza per tutto il movimento tennistico, la Usta avrebbe dovuto preoccuparsi di tutelare in ogni modo la sua cliente. "Sanno che hanno provocato questo problema. Non negano che sia caduta, che si sia fatta male, su questo non hanno da obiettare. Allora perchè non ammettere di essere colpevoli di aver lasciato il pavimento in quella situazione?".

 

Ancora più minacciose risuonano le dichiarazioni sul risarcimento, visto che si tratterà di "milioni e milioni di dollari". La risoluzione della "querelle" è attesa a breve, durante la pausa invernale, quando Bouchard sarà meno impegnata e potrà completamente dedicarsi alla vicenda. La Usta farebbe bene a riempirle l'agenda con qualche esibizione…