FED CUP – Petr Pala è stato fortunato a trovare una clamorosa generazione di tenniste, ma è stato bravo a creare un clima di squadra di cui nessuna vuole fare a meno. Nonostante le tante vittorie, la Repubblica Ceca non è mai sazia e punta al quinto successo negli ultimi sei anni. I segreti del capitano ceco, che avrebbe voluto capitanare Laver e Rosewall…Un capitano deve essere bravo, ma anche fortunato. Non c’è dubbio che Petr Pala abbia preso in mano la Fed Cup della Repubblica Ceca al momento giusto. E così, questo smilzo ex doppista è diventato uno dei più vincenti di sempre grazie a un Dream Team che sembra autoalimentarsi. Le ceche hanno vinto quattro delle ultime cinque edizioni ma non vogliono fermarsi, a partire dalla finale di questo weekend contro la Francia, sul cemento indoor di Strasburgo. Pala ha fatto quello che doveva: ottenere, più o meno sempre, la disponibilità delle migliori giocatrici. Nei primi anni bastavano Petra Kvitova e Lucie Safarova (quest’ultima diventa imbattibile quando si gioca in casa), adesso si sono aggiunte Karolina Pliskova e Barbora Strycova, che oltre ad essere una valida alternativa in singolare è una delle migliori doppiste del tour. Il buon Petr, sosia dell’omonimo Korda con qualche capello in meno, non si è mai preso troppi meriti, lasciando spazio e gloria alle giocatrici. Ma ad alzare il trofeo, nel 2011, 2012, 2014 e 2015, è stato lui. E si sta costruendo uno spazio nella storia della Fed Cup. Il sito della manifestazione ha realizzato un interessante botta e risposta a 48 ore dalla finale, dove Kvitova e Pliskova partiranno certamente favorite contro Garcia e Mladenovic. Ve la riproponiamo.
Il miglior momento come capitano di Fed Cup?
Le vittorie nelle varie finali. Ognuna è stata diversa, ma sono state tutte molto dolci, non riesco a sceglierne una. Il primo è stato il primo, poi abbiamo vinto in casa, mentre quella dell’anno scorso è stata molto dura. Ci sono sempre stati uno-due match di alto livello.
Il momento peggiore?
Quando abbiamo perso una semifinale negli Stati Uniti, peraltro dopo aver avuto un matchpoint nel doppio di spareggio. Le ragazze avevano giocato molto, molto bene. Le ho ritrovate un paio di settimane dopo ed erano ancora molto deluse.
Da chi sarebbe composto il tuo Dream Team di Fed Cup?
Noi abbiamo un Dream Team! Abbiamo vinto quattro delle ultime cinque edizioni…
In una settimana media, quanto tennis guardi?
Un bel po’. Mi piace molto quindi lo seguo parecchio: a volte vado in giro per tornei e mi piace guardare partite interessanti, anche se non coinvolgono giocatrici ceche. Osservo sia i match maschili che quelli femminili.
Modo preferito per rilassarsi?
Una birra.
Come festeggi una vittoria?
Ci mettiamo in circolo sul campo e diciamo: “Vinceremo ancora”
Aiuta la presenza del capitano a bordo campo?
Credo di si. C’è una pressione diversa nello scendere in campo quando giochi per il tuo paese, quindi credo che il capitano possa allentare un po’ la pressione. Sono molto orgoglioso di essere il capitano ceco di Fed Cup.
La squadra ha delle canzoni preferite?
Prima di scendere in campo mettiamo una canzone ceca di un gruppo del nostro paese. La cantiamo tutti insieme, poi prepariamo sempre qualche sorpresa per le ragazze, ad esempio qualche frase o poesia per divertimento, in modo che ogni match sia diverso. Ci impegniamo molto per fare in modo che le ragazze si divertano.
I tuoi idoli d’infanzia?
Ivan Lendl, Miloslav Mecir, Yannick Noah, Henri Leconte e Boris Becker.
Se tu fossi un giocatore, ti piacerebbe averti come capitano?
Affatto!
Di quale squadra ti piacerebbe essere capitano?
Sarebbe molto divertente l’Australia con Rod Laver e Ken Rosewall.
Da capitano di Fed Cup, cosa ti aspetti dalle giocatrici?
Di dare tutto sul campo tennis. Se lavorano duro, se lo fanno durante tutta la settimana, sono contento anche se il risultato non arriva.
Quale sarà la chiave per vincere un altro titolo?
Per vincere dobbiamo giocare meglio di così. Abbiamo bisogno della qualità e della forma delle nostre giocatrici. Se tutte le ragazze giocano bene, come sono in grado, poi avranno una possibilità. Non prendi mai l’abitudine ad arrivare in finale. E’ ancora un privilegio giocare una finale, ma è sempre meglio vincere. Sarò felice per loro se vinceranno, più felice di quanto lo sarei per me stesso. Stiamo pensando alla possibilità di vincere tre trofei di fila. Sono orgoglioso di quello che hanno fatto per la nazionale. E so che non vedono l’ora di fare ancora qualcosa.
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