Con il minimo sforzo, il serbo accede al terzo turno. Impiega appena 93 minuti per battere Adam Pavlasek: l'ex fidanzato della Kvitova è in crisi nera, ma la prestazione di Djokovic è stata impeccabile. “Crescerò con il passare dei giorni: sfrutterò la mia esperienza per trovare la forma ideale”. Il tabellone gli è amico.

Più che al match, gli occhi dei curiosi erano verso il suo box. Dopo tante tribolazioni, è stata la notizia migliore per Novak Djokovic, il cui approccio a Wimbledon è stato il migliore possibile. Prima il ritiro di Martin Klizan, poi il netto 6-2 6-2 6-1 rifilato ad Adam Pavlasek. Tutto facile, radunato in 93 minuti. Tutti osservavano il box giocatori, collocato a favore di sole. E Andre Agassi, seduto al fianco di Mario Ancic, privo di un cappellino, si è organizzato come ha potuto per evitare un'insolazione. La copertura sul Campo 1 darà certamente una mano al torneo, ma in questo assolato giovedì c'era il problema opposto: la gente ha dovuto aprire gli ombrelli per ripararsi dal sole, mentre Nole ha bevuto moltissima acqua. Ma se il caldo poteva rappresentare un problema, l'ex fidanzato di Petra Kvitova, classe 1994, non gli ha creato difficoltà. Un break in avvio ha subito messo in discesa la partita. Il resto è stata ordinaria amministrazione, in attesa di impegni ben più probanti. Ma se Nole sta attraversando un momento difficile, le cose vanno ancora peggio a Pavlasek: parlando con i media cechi, qualche settimana fa ha rivelato che avrebbe potuto rivolgersi a uno psicologo, o magari a una psichiatra, per ritrovare un buon tennis. Quest'anno sta vincendo poche partite, anche nei tornei Challenger, e il ranking al numero 136 ATP è fin troppo generoso per il livello che sta mostrando.

UN BUON TABELLONE
Un paio di settimane fa, mentre Djokovic rifletteva se giocare il torneo ATP di Eastbourne, lui era impegnato al Challenger di Poprad Tatry. Per adesso, insomma, la sua popolarità è dovuta soprattutto alla vecchia relazione con la Kvitova. Come a certificare la differenza tra i due, il match si è chiuso con un doppio fallo. “Oggi faceva molto, molto caldo – ha detto Djokovic – non è stato facile giocare punto dopo punto, specie in alcuni scambi piuttosto lunghi. A metà del secondo set c'è stato qualche game impegnativo, ma sin dall'inizio ho imposto il mio ritmo e ho giocato il tennis di cui avevo bisogno”. Al terzo turno, anziché Juan Martin Del Potro, il suo avversario sarà Ernests Gulbis, autore di una vittoria a sorpresa. “Credo che mi sentirò meglio con l'andare avanti del torneo, giorno dopo giorno – ha concluso Djokovic – mi sono trovato diverse volte in questa situazione e proverò a usare la mia esperienza su base quotidiana per trovare la giusta forma, il giusto stato mentale e – spero – le migliori performance”. Il tabellone gli è amico: prima dell'eventuale semifinale contro Roger Federer, gli avversari più insidiosi sarebbero Monfils e uno tra Thiem e Berdych: tutta gente con cui raramente ha avuto problemi. E se Djokovic scoprisse di essere da corsa nel momento più inatteso?

WIMBLEDON UOMINI – Secondo Turno
Novak Djokovic (SRB) b. Adam Pavlasek (CZE) 6-2 6-2 6-1