SERIE A1 DONNE – Splendido successo del club toscano, che acciuffa la quarta finale consecutiva battendo il Nomentano al doppio di spareggio. Sarà la volta buona? 
Una splendida Corinna Dentoni ha messo lo zampino in tutti i tre punti del Tennis Club Prato
(La foto in home page è di Costantini – FIT)


Di Riccardo Bisti – 25 novembre 2013

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Dodici mesi fa era finita con le ragazze del Club Nomentano a ballare il Gangnam Style. Stavolta, al termine di una miracolosa rimonta, il Tennis Club Prato ride. Gode. Gioisce. Per il quarto anno consecutivo, le ragazze di Carla Mel centrano la finale di Rovereto. E lei, capitana coraggiosa, cercherà di mettere fine a una maledizione che vede il suo Prato mai vincente. In tre finali hanno giocato nove partite: non ne hanno vinta neanche una.  “Mi sono sempre seduta sulla stessa sedia – scherza dopo l’impresa di Roma – spero che i miei amici genovesi non mi scippino quella alla sinistra del giudice di sedia. Stavolta vorrei proprio mettermi lì!”. Scaramanzia a parte, Nomentano-Prato è stata la partita più bella dell’intera Serie A femminile. Sotto 2-1 dopo in singolari, Maria Elena Camerin e Corinna Dentoni dovevano fare il miracolo di vincere due doppi. Mica facile, se dall’altra parte c’è una gigantessa come Karin Knapp. Ma i miracoli, ogni tanto, avvengono. 4-6 6-3 11-9 nel primo, mezz’ora di riposo e di nuovo in campo le stesse giocatrici. E stavolta un doppio 6-4, quando il buio era abbondantemente calato su Roma, dava il là a danzi e balli della delegazione pratese, piccola ma appassionata. La giornata era iniziata con il successo di Corinna Dentoni su Marina Shamayko: “Ha vinto piuttosto facilmente, giocando benino” racconta la Mel. A seguire, la giovanissima Elisa Simonelli, classe 1998 (!) ma già classificata 2.4, ha opposto una buona resistenza a Carolina Pillot. Il futuro si costruisce anche con queste partite. Nell’ultimo singolare, Karin Knapp ha confermato l’imbattibilità in singolo e ha superato la Camerin con un doppio 6-4. “Ma è stata una partita molto equilibrata – dice la Mel – Maria Elena ha avuto un mucchio di possibilità, sono passati tanti treni, ma non ne ha preso neanche uno. Peccato, perchè se fosse arrivata al terzo…chissà. Ma i doppi sono stati un capolavoro”.
 
Già, i doppi. Nomentano è stato a un punto dalla finale. Nel super tie-break del primo doppio, si sono trovate 9-8 sul servizio della Shamayko. Matchpoint, Rovereto a un passo. “Ma lì Maria Elena si è inventata il colpo del giorno. Un rovescio incrociato stretto che ha costretto all’errore la Shamayko”. Ed è cambiato tutto. Altri due punti portavano il TC Prato al doppio di spareggio. E l’inerzia era tutta per le biancoblu. Tutto liscio fino al 6-4 5-0, quando il destino ha voluto farsi ancora qualche risata. “La Dentoni ha giocato un brutto game di servizio, si è disunita e per un quarto d’ora non ne ha azzeccata una. Ci siamo ritrovate 5-4 e 0-30 sul nostro servizio. A quel punto ho pensato che non ce l’avremmo più fatta”. E invece il miracolo si è compiuto, perchè di miracolo si tratta. Vincere in casa del Nomentano, senza Zuzana Kucova, (assente perchè impegnata nel Campionato Francese), è una vera impresa. E adesso è tempo di pensare alla finale, la quarta consecutiva. Sarà una finale dai mille significati, perchè la Mel è genovese e sfiderà il club della sua città: “Messaggiando con un’amica, ci siamo dette che Genova vincerà comunque!”.
 
Ma gli intrecci storici sono ancora più profondi. Da giocatrice, ha vinto due scudetti, il primo nel 1978 con il…Park Genova, acerrimo rivale (in senso sportivo) del Tennis Club. Di quella squadra faceva parte anche Daniela Porzio. Quattro anni dopo, fece il bis proprio con il Tennis Club Prato di cui oggi è capitano. Corsi e ricorsi storici molto divertenti: vincere lo scudetto sia da giocatrice che da capitana, contro un circolo della sua città…sarebbe il massimo. Ma il TC Genova non starà a guardare, sia perchè vuole festeggiare al meglio i 120 anni di storia, sia perchè anche capitan Marco Lubrano ha da chiudere i conti con la storia. Ha vinto tutto con i giovani, ma gli manca ancora un titolo senior. E poi…è toscano! Ha messo piede a Genova nel 1975, ma è nato a Viareggio. Per questo, il derby tosco-ligure avrà una fascino doppio, forse triplo. “Sono fiduciosa, devo esserla! – dice la Mel, ancora entusiasta per il miracolo di Roma – rispetto agli anni scorsi abbiamo una squadra più compatta. A Rovereto ci sarà la Kucova, una numero 3 di lusso. Nel girone è finita 2-2, ma si giocava sulla terra all’aperto. In finale sarà un’altra cosa, forse un altro sport. Alcune mie giocatrici preferiscono il duro, altre no…sarà un terno al lotto”. Per la prima volta, la finale femminile sarà spalmata su due giorni. L’appuntamento è in Via Piomarta, a Rovereto, i prossimi 6-7 novembre. La diretta di SuperTennis darà ancora più prestigio e visibilità all’evento.