Il 2018 del tennis WTA si apre subito con i successi di due delle Fab Four al femminile, aspettando la Wozniacki ad Auckland. A Brisbane trionfa Elina Svitolina, che mostra importanti progressi al servizio e un tennis sempre più completo, mentre a Shenzhen sorride (indoor) Simona Halep. La rumena andrà a Melbourne senza punti da difendere: una grande chance per mettere la sua leadership al riparo.Nel 2017 Elina Svitolina è stata la giocatrice più titolata del circuito WTA, e nel 2018 ha tutta l’intenzione di fare lo stesso, o magari ancora meglio. Un quinto dell’opera la 23enne di Odessa l’ha già completata al Brisbane International, arraffando con autorità il primo titolo dell’anno e confermando di essere pronta a tornare subito in lotta per la vetta del ranking WTA. Lo scorso anno ci era arrivata vicina da sorpresa, mentre stavolta la cerca da conferma, col numero 4 sul pettorale e un avvio che non poteva essere migliore. Per sbarazzarsi della sorprendente Aliaksandra Sasnovich le sono bastati appena 66 minuti, nei quali la bielorussa – provata dai sette match giocati per arrivare dalle qualificazioni alla finale – non ha avuto nemmeno il tempo di ragionare. Pronti via era già sotto 3-0, e poi ha tenuto botta solo fino al 4-2. Poi ha perso la bellezza di sette giochi di fila che hanno indirizzato il match a favore di una Svitolina perfetta, fino al 6-2 6-1 finale. “Iniziare l’anno con un titolo – ha detto la vincitrice – è sempre molto, molto speciale. Non avevo grandi aspettative per questa settimana, e ho solamente cercato di prendere un match alla volta. Il primo è stato già piuttosto impegnativo (contro la Suarez Navarro, ndr), e in generale ho avuto un tabellone molto difficile”. Prima di ricevere la coppa dalle mani di Evonne Goolagong (curiosamente per l’ucraina è il primo titolo a livello Premier, malgrado nel 2017 avesse vinto ben tre Premier Five), la Svitolina ha mostrato interessanti progressi al servizio, sparando ben 10 ace e non lasciando per strada nemmeno una palla-break. “Ma non è l’unica cosa su cui sto lavorando – ha ammesso –, perché c’è ancora molto da fare. Per diventare una giocatrice consistente è necessario lavorare su tutto e avere fiducia in ogni aspetto del proprio gioco. Nel corso della settimana il mio livello è andato in crescendo, ed è molto importante usare le armi sulle quali ho lavorato nel corso dell’off-season. Sono cresciuta, e se il mio tennis è già a questo livello significa che ho buone chance di disputare un bell’Australian Open. Sono sulla strada giusta”.
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HALEP A MELBOURNE DA NUMERO UNO
La stessa strada giusta sembra averla imboccata anche Simona Halep, anche lei immediatamente a segno, come se per le migliori (c’è anche la Wozniacki in finale ad Auckland) fra 2017 e 2018 fosse cambiato ben poco. La numero uno del mondo era la favorita per il titolo a Shenzhen ed è andata a prenderselo al coperto, dopo che le ripetute piogge cadute sulla città cinese avevano messo gli organizzatori di fronte a un bivio: rimandare tutto a domenica o giocare indoor. Ha vinto la seconda opzione e il leggero cambio di condizioni non ha modificato gli equilibri in campo, regalando alla Halep l’attesa vendetta covata per un anno esatto. Dodici mesi fa si arrese alla giovane ceca al secondo turno, e poi la Siniakova conquistò il titolo. Stavolta, invece, a vincere è stata la numero uno del mondo, per 6-1 2-6 6-0, prendendosi una pausa di un set in mezzo ad altri due dominati. Il 6-2 Siniakova sembrava pronto a rimescolare le carte e mettere di nuovo tutto in discussione, invece è stato solamente un’illusione. Nel primo game del set decisivo la ceca è tornata a perdere il servizio, la Halep è scappata via ed è andata a prendersi il titolo numero 16 in carriera, il secondo nell’International cinese dopo quello del 2015. Un bel modo per confermare il suo ruolo di prima favorita a Melbourne, dove per la prima volta in uno Slam sarà in cima al tabellone a guardare tutte dall’alto. L’assenza di Serena Williams è una buona notizia, visto che ci sarà una concorrente in meno per il successo finale, ma il resto dipende solamente da lei. In sette partecipazioni al primo Major della stagione la rumena ha raccolto solamente due quarti di finale e la bellezza di quattro primi turni, gli ultimi due nel 2016 e nel 2017. Una statistica negativa che, girata al contrario, significa che una bella prestazione in Australia potrebbe aiutarla a raccogliere tantissimi punti, fondamentali per mettere per qualche tempo il suo numero uno al riparo da un lungo elenco di pretendenti.

WTA PREMIER BRISBANE – Finale
Elina Svitolina (UKR) b. Aliaksandra Sasnovich (BLR) 6-2 6-1

WTA INTERNATIONAL SHENZHEN – Finale
Simona Halep (ROU) b. Katerina Siniakova (CZE) 6-1 2-6 6-0