Un giocatore per ogni lettera: ripercorriamo il 2013 di alcuni protagonisti del circuito ATP, inseriti in ordine alfabetico. C’è anche Fabio Fognini, mentre mancano “O” e “X”.
Oleksandr Nedovyesov ha giocato un'ottima stagione ed è entrato tra i top-100
TennisBest – 20 dicembre 2013
A ogni lettera il suo giocatore. Con questo concetto, il sito dell’ATP ha salutato il 2013 prima di virare verso Medio Oriente e Australia, dove si giocheranno i primi tornei dell’anno. E’ dunque interessante riportare la stagione terminata secondo il miglior giocatore…per ciascuna lettera. E grazie a Fabio Fognini c’è anche un po’ d’Italia.
Kevin ANDERSON – Primo tennista sudafricano a chiudere la stagione tra i top-20 negli ultimi 13 anni. L’ultimo era stato Wayne Ferreira nel 2000.
Bob e Mike BRYAN – Hanno chiuso al numero 1 del ranking di doppio per la nona volta negli ultimi 11 anni. Hanno conquistato undici tornei, tra cui tre Slam (è mancato solo lo Us Open) e cinque Masters 1000. In carriera hanno vinto 93 tornei e 847 partite.
Pablo CARRENO BUSTA – Nominato “Most Improved Player of Year”, ha vinto ben undici tornei e scalato 650 posizioni nel ranking ATP. Da numero 715, ha chiuso l’anno in 65esima posizione.
Grigor DIMITROV – Primo bulgaro di sempre a vincere un torneo ATP. C’è riuscito a Stoccolma, battendo in finale David Ferrer. Si è portato a ridosso dei primi 20 ed è uno degli otto giocatori ad aver vinto il suo primo torneo nel 2011.
Matthew EBDEN – Quattro successi nei tornei challenger gli hanno consentito di chiudere al numero 79 ATP, sua miglior classifica di fine anno. Secondo alcuni esperti del suo paese, a gennaio potrebbe diventare il numero 1 australiano.
Fabio FOGNINI – I titoli a Stoccarda e Amburgo sono i primi della sua carriera. Chiudendo in 16esima posizione, è il primo italiano a chiudere tra i top-20 dopo 33 anni. L’ultimi a riuscirci era stato Corrado Barazzutti nel 1980, quando chiuse in decima posizione.
Richard GASQUET – Ha vissuto la migliore stagione in carriera. Si è aggiudicato tre titoli ATP, come non gli riusciva dal 2007. Inoltre ha vinto 50 partite: non gli era mai successo. Ha culminato il 2013 partecipando alle ATP World Tour Finals.
Tommy HAAS – Ha terminato in 12esima posizione, sua miglior classifica dal 2007. Da quando è nato il circuito ATP, è stato il primo over-35 a vincere almeno due titoli ATP. L’ultimo a riuscirci era stato Jimmy Connors nel 1989.
John ISNER – Per il quarto anno consecutivo, ha chiuso la stagione tra i top-20. Il numero 14 ATP ha vinto due tornei chiuso in testa nella classifica degli ace. Ottiene questo primato per la terza volta negli ultimi quattro anni.
Jerzy JANOWICZ – Primo polacco di sempre a raggiungere le semifinali a Wimbledon. Grazie a questo risultato, ha chiuso al numero 21 ATP, sua seconda stagione consecutiva tra i primi 30. Sembra un uomo da singoli exploit.
Ivo KARLOVIC – Non ci fosse stato Tommy Haas, sarebbe stato il più anziano a vincere un titolo ATP. A Bogotà si è aggiudicato il quinto torneo in carriera senza mai perdere il servizio in 60 turni di battuta.
Feliciano LOPEZ – La vittoria a Eastbourne è stato il momento più felice di una stagione piuttosto costante, in cui ha chiuso tra i top-50 ATP per il settimo anno consecutivo.
Andy MURRAY – Primo britannico a vincere Wimbledon a 77 anni di distanza dal successo di Fred Perry. Basta?
Rafael NADAL – Autore di una stagione pazzesca, resa ancora più incredibile dal precedente stop di sette mesi. Rafa ha vinto dieci tornei e ha chiuso al numero 1 ATP per la terza volta in carriera. Si è aggiudicato due Slam (Parigi e New York), più la cifra-record di cinque tornei Masters 1000.
OLEKSANDR Nevovyesov – In assenza di un giocatore con la “O”, ci si accontenta dell’ucraino che ha chiuso per la prima volta tra i top-100. Ha chiuso in 93esima posizione ed ha spadroneggiato nei tornei challenger, vincendo 43 partite e aggiudicandosi tre titoli.
Sam QUERREY – Favorito dall’assenza di concorrenti con la “Q”, si prende la citazione anche se non ha combinato granchè: ha chiuso tra i top-50 per la quinta volta negli ultimi sei anni.
Milos RAONIC – E’ il primo nato negli anni 90 ad essere entrato tra i top-10. C’è riuscito vincendo due titoli e cogliendo la finale al Masters 1000 di casa, a Montreal. Inoltre, nessun canadese era mai arrivato così in alto.
Joao SOUSA – Ha scritto la storia del tennis portoghese. Nessuno, prima di lui, si era aggiudicato un titolo ATP. Lui ce l’ha fatta a Kuala Lumpur. Il successo gli ha permesso di chiudere tra i top-50: è il primo lusitano a riuscirci.
Jo Wilfried TSONGA – Nonostante abbia saltato un pezzo di stagione, ha chiuso tra i primi dieci per la quinta volta in carriera. Soltanto Yannick Noah era riuscito a fare di più.
Adrian UNGUR – Anche lui favorito dall’assenza di concorrenti, ha giocato una buona stagione. Si è aggiudicato due challenger e si è qualificato per le ATP Challenger Finals. Ha chiuso al numero 109 ATP, come non gli era mai riuscito in passato.
Fernando VERDASCO – Si è scoperto grande doppista, vincendo il Masters in coppia con David Marrero. E’ il primo ex top-10 ad aggiudicarsi le ATP World Tour Finals di doppio dai tempi di Jonas Bjorkman, che ci riuscì nel 1994.
XAVIER Malisse – Citazione speciale per il belga, che ha scelto di ritirarsi a 33 anni dopo aver vinto tre titoli ATP in singolare e nove in doppio. Sarà ricordato per la semifinale a Wimbledon 2002. Resterà nell’ambiente, allenando Ruben Bemelmans.
Mikhail YOUZHNY – Due titoli ATP gli hanno consentito di chiudere in 15esima posizione, suo secondo miglior Year End Ranking dopo quello del 2010, quando chiuse in decima posizione. Continua ad essere il miglior russo.
Horacio ZEBALLOS – Ha colto un risultato per il quale sarà ricordato per l’eternità: il successo su Rafael Nadal in finale a Vina Del Mar. E’ una delle pochissime sconfitte sul rosso per lo spagnolo.
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