Vincendo il ventesimo torneo del Grande Slam, dopo uno dei cammini più complicati della sua carriera, Serena Williams ha ritoccato tanti record, avvicinando ulteriormente i primati assoluti. Miss 24 Slam Margaret Court inizia a tremare per davvero.Mentre Stan Wawrinka ha rimandato i sogni di Djokovic e fatto un bel regalo ai tifosi di Roger Federer, che avrebbero mal digerito un eventuale Grande Slam del campione serbo, Serena Williams è riuscita di nuovo a mettere tutte in fila. Ha incontrato tante difficoltà ma le ha superate una via l’altra, rendendo ancora più bello il terzo assolo all’ombra della Tour Eiffel. Così, i calcoli statistici del giorno dopo sono tutti per lei, che si è presa lo Slam numero venti e ha ritoccato tanti dei suoi record, in costante aggiornamento da quando nel 1999 ha alzato al cielo il suo primo trofeo dello Us Open. Ma il bello verrà nei prossimi mesi, con tantissimi traguardi importanti da abbattere: dai 24 Slam di una Margaret Court che inizia a sentire il fiato sul collo, al record di longevità di Martina Navratilova (mancato per appena 9 giorni), passando per il numero di incontri vinti nei tornei dello Slam. Tre primati che probabilmente andranno di pari passo, e forse senza nemmeno dover aspettare troppo. Vista la situazione, conviene nel frattempo preparare una quarta sedia al tavolo delle giocatrici capaci di completare il Grande Slam. Nessuna (e nessuno) lo merita più di lei. Con l'aiuto di sito WTA, ecco una carrellata di 20 statistiche Slam – una per titolo – della campionessa di Saginaw.
 
1) Serena è la terza giocatrice nella storia del tennis, maschile e femminile, ad aver conquistato venti tornei del Grande Slam, dietro a Margaret Court (24) e Steffi Graf (22). Né una né l’altra possono stare tranquille.
 
2) Serena è la prima donna a vincere tre tornei del Grande Slam di fila, da quando lei stessa ne vinse quattro dal Roland Garros 2002 all’Australian Open 2003, completando il suo ‘Serena Slam’.
 
3) Serenaè la prima giocatrice dal 2001 (Jennifer Capriati) a riuscire per due volte nell’accoppiata Australian Open-Roland Garros nello stesso anno.  
 
4) Serena ha mancato di soli nove giorni in record per la giocatrice più anziana ad aver conquistato un torneo del Grande Slam nell’Era Open. Sabato ha alzato al cielo il trofeo femminile a 33 anni e 254 giorni, mentre Martina Navratilova ne aveva 33 e 263 giorni quando vinse Wimbledon nel 1990. All’americana basterà vincere un altro Major per prendersi anche questo primato.
 
5) Serena ha vinto il torneo rimontando per quattro volte un set di svantaggio: non le era mai capitato in passato. Ce l’ha fatta contro Anna-Lena Friedsam (secondo turno), Victoria Azarenka (terzo turno), Sloane Stephens (ottavi) e Timea Bacsinszky (semifinale).
 
6) Nel corso del torneo Serena è stata costretta per ben cinque volte al terzo set, come non le era mai successo prima nelle cavalcate che le avevano regalato i 19 Slam precedenti. Oltre ai quattro match vinti dopo aver perso il primo set, infatti, è andata al terzo anche nella finale contro Lucie Safarova.
 
7) Quest’anno Serena ha vinto tutti i suoi dodici incontri terminati al terzo set, allungando a 15 la sua striscia di vittorie consecutive al parziale decisivo. Non ne perde uno dallo scorso agosto, quando nella semifinale del WTA di Montreal si arrese 6-7 6-2 6-3 alla sorella Venus.
 
8) Nei 59 tornei del Grande Slam disputati in carriera in singolare, la statunitense ha perso solamente una volta contro una giocatrice mancina: Ekaterina Makarova all’Australian Open2012.
 
9) Battendo Lucie Safarova in finale, Serena ha portato a 240 vittorie e 7 sconfitte il suo bilancio nei tornei del Grande Slam dopo aver vinto il primo set.
 
10) Nei tornei del Grande Slam, Serena ha un record positivo anche negli incontri in cui ha perso il primo set, chiusi con 33 vittorie a fronte di 32 sconfitte.
 
11) Serena quest’anno ha ottenuto 32 vittorie e una sola sconfitta, patita contro la ceca Petra Kvitova nelle semifinali del WTA di Madrid.
 
12) Da quando nel 2011 è rientrata a pieno regime dopo gli infortuni e l’embolia polmonare, la statunitense ha perso appena quattro incontri sulla terra, vincendo gli altri 69. Le sconfitte sono arrivate contro Virginie Razzano, Jana Capelova, Garbine Muguruza e appunto Petra Kvitova.
 
13) Vincendo il suo terzo Roland Garros, Serena ha staccato Maria Sharapova nell’albo d’oro, diventando la tennista in attività ad aver vinto più volte sulla terra di Parigi.
 
14) Con 12 titoli WTA sulla terra battuta, Serena è la giocatrice in attività a poterne vantare il maggior numero, seguita da Maria Sharapova (ferma a quota 11).
 
15) La vittoria al terzo turno del Roland Garros contro Victoria Azarenka ha reso Serena la prima donna nell’Era Open ad aver vinto almeno 50 incontri in ogni tornei del Grande Slam. Insieme a lei c’è il solo Roger Federer.
 
16) Con i sette conquistati a Parigi, Serena ha portato a 273 il numero di incontri vinti nei tornei del Grande Slam. È la quarta dell’Era Open, ma può sognare il primato nel giro di un paio d’anni. Martina Navratilova è in testa a quota 306, trentatré vittorie in più di lei. In mezzo Chris Evert (299) e Steffi Graf (278).
 
17) Vincendo il Roland Garros per la terza volta, Serena è diventata la seconda giocatrice dell’Era Open ad aver conquistato ogni torneo del Grande Slam per almeno tre volte. Ha vinto sei Australian Open, tre Roland Garros, cinque Wimbledon e sei Us Open. Insieme a lei solamente Steffi Graf, con rispettivamente quattro, sei, sette e cinque titoli.
 
18) Serena ha allungando a più di 15 anni e mezzo lo spazio fra il suo primo e il suo ultimo successo in un torneo del Grande Slam: dallo Us Open 1999 all’ultimo Roland Garros. Prima del suo record, la striscia vincente più lunga era di dodici anni, condivisa da  Evert, Navratilova eGraf.
 
19) Serena ha conquistato a Parigi il suo titolo WTA numero 67, raggiungendo Billie Jean King al sesto posto nella classifica dell’Era Open. Questa la top cinque: Navratilova (167), Evert (154), Graf (107), Court (92), Goolagong (68).
 
20) Wimbledon è fra tre settimane, i numeri sono già pronti a cambiare.