L’azzurro sciupa qualche occasione e cede 6-4 6-3 a Roger Federer. Fognini approfitta del ritiro di Robredo e sfida Djokovic. Tutto facile per Nadal.
Fabio Fognini sfiderà Novak Djokovic al terzo turno di Shanghai
Di Riccardo Bisti – 9 ottobre 2013
Con un pizzico di coraggio in più, Andreas Seppi avrebbe potuto giocare un’altra partita contro Roger Federer. Lo svizzero resta scintillante, ma nel suo tennis ci sono un paio di falle che lo rendono attaccabile. Le stesse che hanno consentito a Tommy Robredo di batterlo in tre set allo Us Open. Il problema di Seppi è che difficilmente riesce a vincere una partita con il carisma. Ce la fa con i colpi, le gambe, anche il coraggio. Senza queste doti non sarebbe arrivato al numero 18 ATP. Ma per battere Federer ci vuole altro, quel qualcosa che Andreas non ha mai avuto: la sfacciataggine, il coraggio di fare un pugnetto irriverente quando la partita diventa lotta. Nell’immenso Qi Zhong Stadium, già sede delle ATP World Tour Finals (che all’epoca chiamavano “Tennis Masters Cup”), Seppi ha fatto una discreta figura ma ha perso 6-4 6-3. Penseresti alla solita partita di routine, ma non è andata proprio così. Seppi ha avuto le sue chance, per la prima volta si è trovato in vantaggio contro Federer, ma la fuga è durata un battito di ciglia, come quando un gregario prova a scappare in una tappa di pianura, a 100 chilometri dal traguardo. Lo strappo a favore di Seppi (3-2 e servizio) è stato subito ricucito di Federer, nonostante (parole sue) ci fossero le palle usurate. Seppi ha avuto un’altra chance nel game successivo, ma è stato bravo Federer con una laboriosa combinazione servizio-dritto. In quel momento si è vista una versione più lussuosa dello svizzero, bravo a volare fino al 6-4 3-0 e a gestire il match fino alla fine. Nell’ultimo game, Seppi si è trovato avanti 0-30 sul servizio di Federer, ma anche lì gli è mancato il mordente.
"E’ stata dura quando sono stato brekkato – ha detto Federer – per fortuna ho fatto il controbreak con le palle usate, poi dopo il cambio palle sono stato perfettamente in partita. In quel momento ho vissuto 20 minuti molto positivi, anche se la partita è rimasta difficile per merito di Seppi. E’ il primo turno ideale quando ti trovi in una situazione particolare come la mia”. Per la prima volta dopo un’eternità, lo svizzero è in lotta per conquistare un posto alle ATP World Tour Finals. Non dovrebbe avere grossi problemi, perché gli ultimi tornei dell’anno gli sono favorevoli, ma vederlo al settimo posto della Race fa impressione. Federer ha vinto il Masters in sei occasioni, ma quest’anno non sarà tra i favoriti. Al prossimo turno se la vedrà con Gael Monfils in un match tutt’altro che semplice, in vista di un quarto molto complicato contro Novak Djokovic. A proposito del serbo (facile vincitore su Granollers), il suo prossimo avversario sarà Fabio Fognini. L’azzurro ha avuto un pizzico di fortuna perché ha usufruito del ritiro di Tommy Robredo sul 7-6 2-1 in suo favore. Una caduta a inizio partita ha creato qualche problema al polso di Robredo, che ha preferito non rischiare. Per Fabio è la seconda vittoria in una settimana contro lo spagnolo, e adesso ci sarà l’atteso match contro Djokovic. Nessuno gli chiederà di vincere, ma c’è la curiosità di vederlo nella sua situazione ideale: da sfavorito, in uno stadio importante. I precedenti dicono 5-1 per il serbo: Fabio ha vinto il primo, nelle qualificazioni del Foro Italico nel 2006, poi ha sempre perso. L’ultima volta ha raccattato tre game nella semifinale di Monte Carlo, ma a Indian Wells aveva esaltato per un set, ed anche l’anno scorso lo aveva messo in difficoltà alle Olimpiadi. Insomma, è il match adatto per misurare le ambizioni di Fognini.
Facile successo per Rafael Nadal. In chiusura di giornata, lo spagnolo ha superato Alexandr Dolgopolov con un netto 6-3 6-2. Nadal ha chiesto molto al servizio, tirando nove ace e mostrando una vena che a Pechino non sembrava così brillante. Solo una sorpresa tra gli altri match: John Isner si è fatto battere da Carlos Berlocq (prossimo avversaro di Nadal). Un risultato incredibile, anche perché l’americano sta lottando per un posto al Masters di Londra. Perdere un match del genere fa pensare che non meriti i top-10. Shanghai non farà registrare i record di pubblico di Indian Wells, ma gli organizzatori non possono lamentarsi: a livello di ottavi ci sono tutte le prime otto teste di serie. Meglio di così, non poteva andare. L’assenza di Murray, finalista lo scorso anno, è stata compensata nel migliore dei modi.
MASTERS 1000 SHANGHAI
Ottavi di Finale
Novak Djokovic (SRB) vs. Fabio Fognini (ITA)
Roger Federer (SUI) vs. Gael Monfils (FRA)
David Ferrer (SPA) vs. Florian Mayer (GER)
Jo Wilfried Tsonga (FRA) vs. Kei Nishikori (JPN)
Juan Martin Del Potro (ARG) vs. Tommy Haas (GER)
Nicolas Almagro (SPA) vs. Tomas Berdych (CZE)
Stanislas Wawrinka (SUI) vs. Milos Raonic (CAN)
Rafael Nadal (SPA) vs. Carlos Berlocq (ARG)
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