l Canadian Open è il torneo ATP più antico del circuito: soltanto Wimbledon e Us Open hanno una storia più lunga. Un cronista che lo segue da 50 anni ha raccontato i momenti più significativi della Rogers Cup versione Open. Ah, i mitici anni 80… 

Pochi tornei hanno una storia lunga e prestigiosa come il Canadian Open. Oggi si chiama “Rogers Cup” ed è noto per l'inedita formula del “virtual combined”: ad anni alterni, uomini e donne si dividono tra Toronto e Montreal. Ma è un torneo molto lontano da noi, sia sul piano geografico che culturale. Si gioca in un periodo in cui la stragrande maggioranza degli italiani sono in ferie e non ha mai avuto grande spazio. Ma è opportuno ripercorrere la storia (anche) meno recente di un torneo nato nel 1881. A ben vedere, soltanto Wimbledon e lo Us Open hanno vissuto più edizioni. Possiamo dunque affermare che gli Open del Canada sono il torneo ATP-WTA più antico del mondo. E, come ogni torneo, ha la sua memoria storica. Si chiama Pat Hickey e lo segue dal 1967. Il Montreal Gazette ne ha approfittato per chiedergli di ricordare i momenti più belli, tristi e curiosi del torneo dalla Foglia d'Acero. Noi li prendiamo in prestito: non c'è modo migliore per rendere giustizia al torneo più anziano del circuito.

 

GLI INIZI – C'è stato un periodo in cui si giocava in club privati, così capitava spesso che i giocatori si trovassero con i soci nella club house, magari condividendo racconti di vita nel tour. Nel 1967, Roy Emerson mostrò tutto il suo amore per la birra, tipico degli australiani. Peccato che bevve prima della finale contro Manolo Santana…perdendola.

 

IL FORFAIT DI CONNORS – L'edizione del 1982 è andata al compianto Vitas Gerulaitis, bravo a battere Ivan Lendl in finale. Ma era più fresco perchè non giocò la semifinale. Motivo? Il suo avversario, Jimmy Connors, pensò bene di abbandonare Toronto dopo un duro scambio di opinioni con uno spettatore ubriaco durante un ricevimento alla vigilia della partita. Erano proprio altri tempi…

 

O LA SMETTI O TI MENO – Il doppio è molto praticato nei circoli, meno seguito nei tornei ATP. Ma quando giocava John McEnroe era un'altra cosa. Insieme a Peter Fleming ha composto la migliore coppia dei primi anni 80, ma al Canadian Open 1982 non andò troppo bene: persero in finale contro Steve Denton e Mark Edmonson. Durante un cambio di campo, Mac ebbe un vivace scambio di vedute con Edmonson. Da allora iniziò a comportarsi benissimo, come un agnellino, fino alla sconfitta per 6-7 7-5 6-2. I due hanno sempre rifiutato di dire cosa si dissero: non è difficile immaginare che Edmonson minacciò di menarlo se non avesse smesso con le sceneggiate.

 

IL FINALISTA CON UNA GAMBA SOLA – Prima dell'edizione del 1980, il buon Hickey ha ricevuto una telefonata da un amico che stava giocando al Toronto Lawn Tennis Club. Gli disse che Borg si trovava nel campo adiacente e aveva interrotto l'allenamento perché si era procurato una storta alla caviglia. Il giornalista verificò la fonte e ne scrisse sul Toronto Sun. Il giorno dopo, sia gli organizzatori che il team di Borg dissero che l'orso svedese era al 100%. In effetti arrivò in finale perdendo solo un set. Contro Ivan Lendl vinse il primo set, ma poi si ritirò sul 5-4 per il cecoslovacco nel secondo. Dopo il match, il medico del torneo rimproverò chi lo aveva fischiato per il ritiro: aveva giocato tutto il torneo con una distorsione, curata con antidolorifici e rigide fasciature.

 

IL TORNEO PREFERITO DI LENDL – Nessuno ha vinto questo torneo tanto quanto Ivan il Terribile. Ha iniziato nel 1980 nella già citata finale con Borg, poi ha superato Eliot Teltscher (1981), Anders Jarryd (1983), Stefan Edberg (1987), Kevin Curren (1988) e John McEnroe nel 1989. Totale: 6 vittorie. Vanta anche tre finali perse, l'ultima nel 1992 contro Andre Agassi. E' un record, condiviso con….

 

ROGER E UNA SCONFITTA MOLTO DOLOROSA – ….Roger Federer, che in Canada si è imposto “soltanto” due volte. Molto nota la finale del 2007, persa a Montreal contro un giovanissimo Novak Djokovic. Il serbo si impose 7-6 2-6 7-6 in un match stellare. Per la prima volta, Nole capì di potersi inserire nel dualismo Federer-Nadal.
 

QUEI DUE VINCITORI A SORPRESA – Molti ricordano l'edizione del 1993, vinta a sorpresa dallo svedese Mikael Pernfors, il primo non compreso tra le teste di serie a sollevare il trofeo. Da numero 95 ATP, battè Todd Martin in finale. Svedese atipico, aveva frequentato l'Università negli Stati Uniti e vinse due titoli NCAA con la franchigia della Georgia University. Finalista al Roland Garros 1986, ebbe un mucchio di infortuni che ne hanno rallentato la carriera. L'altra grande sorpresa risale al 1997, quando si impose un altro ex campione NCAA, l'americano Chris Woodruff. In una settimana magica batté Kafelnikov in semifinale e Kuerten in finale. Fu uno dei suoi due soli titoli ATP. Ma poi si è rifatto da allenatore.

 

ANTICIPO DI MEDAGLIA D'ORO – Oggi i canadesi hanno grandi speranze con Milos Raonic, ma fino a qualche anno fa non era esattamente così. La gioia maggiore arrivò in doppio, quando nel 2000 si imposero Daniel Nestor e Sebastien Lareau, peraltro con lo scalpo di due giovanissimi gemelli Bryan in finale (chd all'epoca non avevano vinto neanche un torneo ATP). Un mese dopo, il duo canadese vinse un clamoroso oro olimpico a Sydney, battendo Woodforde-Woodbridge in finale.

 

IL SOGNO CANADESE – L'anno prossimo cadranno 40 anni dall'ultimo successo italiano al Foro Italico. In Canada, l'attesa perdura da ben 57 anni: negli anni 50, Bob Bedard si impose per tre volte. Da allora hanno giocato solo una finale, due anni fa con Milos Raonic: vinse il derby in semifinale contro Vasek Pospisil prima di perdere, piuttosto nettamente, da Rafael Nadal.