ATP WORLD TOUR FINALS – Il ceco vince 6-3 6-1 e condanna Cilic, ma il match è stato più equilibrato di quanto dica il punteggio. Vi spieghiamo il perchè di un punteggio così netto.

Di Jacopo Lo Monaco – 12 novembre 2014

 

Ci sono due statistiche che seguo attentamente quando commento: rapporto tra games nei quali si ottengono palle break e break ottenuti; games vinti ai vantaggi.
Inizio dal secondo dato:
Berdych ha vinto cinque dei sei games che si sono conclusi ai vantaggi e nell'unico perso ha avuto due chance per aggiudicarselo. Cilic ha vinto un game dei sei ai vantaggi (logicamente…) e ha avuto palle games in quattro dei cinque persi (sette chance in tutto). La partita si è conclusa 6-3 6-1 per Berdych, ma Cilic ha avuto diverse opportunità per renderla più equilibrata. E le ha sprecate. Tutte (quasi). Nel 1° game il croato ha recuperato da 0-40, ha avuto due palle per chiudere il primo game e, alla fine, ha ceduto la battuta. Mentalmente, credo, gli avrebbe fatto meno male perdere la battuta a zero piuttosto che dopo 12 punti. Nel 5° game, Cilic ha recuperato da 15-30 e nel 7° da 15-40. Berdych era più incisivo con il servizio e più continuo in risposta. Cilic non metteva un dritto in campo. Nell'8° game ecco la chance di recuperare il break: 15-40. Sulla prima palla break è stato fantastico Berdych con un rovescio dal centro lungolinea che ha lasciato pietrificato Cilic. Sulla seconda, però, Cilic ha sbagliato in lunghezza un rovescio simile sul quale non aveva cercato il vincente. 

LE DIFFICOLTA' DI CILIC
Nel 3° gioco del 2° set (1-1), Cilic si porta 0-30 e sbaglia una risposta di dritto (in rete) sulla seconda. Sul 15-40 e seconda di servizio colpisce oltre la riga di fondo un'altra risposta di dritto. Sul 30-40, ace esterno di Berdych. In tutto Cilic sprecherà sei palle break, su sei. La risposta ha tradito Cilic dall'inizio alla fine. Chiuderà il match con 30% di punti vinti sulla seconda di Berdych mentre il ceco ha ottenuto il 59. Il croato è apparso in difficoltà negli spostamenti (lentissimo in uscita dal servizio) e, le poche volte che Berdych gli ha giocato il back, è andato in enorme difficoltà. 

PIU' CHE PALLE…GAME BREAK
Ed eccomi al primo dato, quello sulle palle break. Trovo che l'analizzare solamente il rapporto tra palle break concesse e break subiti sia poco indicativo. E' molto più interessante sapere se, nel game in cui il giocatore ha concesso le palle break (o nel caso di chi risponde, avuto), sia riuscito a salvarsi oppure no. Berdych ha chiuso il match 4/11 sulle palle break: 36%. Scarso, no? Ma se consideriamo solamente i games nei quali è riuscito a procurarsi le palle break la percentuale diviene dell'80% (4/5). Perché è più indicativo il secondo dato del primo? Perché l'obiettivo è quello di vincere il game e, non, di riuscirci in quattro punti. Anzi, si può discutere sul fatto che sia meglio nell'economia della partita vincere un game dopo 12 punti piuttosto che 4. Più un game è lottato e più resterà nella testa di chi lo vince (in positivo) e di chi lo perde (in negativo). Il primo game della partita odierna aveva già raccontato la storia del match.