Non solo tennis: la Sharapova disegna abiti e scarpe per i suoi sponsor. Ma sogna anche il matrimonio e di tornare in vetta al tennis mondiale.
Maria Sharapova ama molto il ruolo di designer

Di Riccardo Bisti – 14 marzo 2012

 
Tutto nasce da Anna Kournikova. Bella, bellissima…troppo bella per diventare una vera campionessa. Oddio, è stata numero 8 WTA, semifinalista a Wimbledon e ha colto ottimi risultati in doppio. Ma da una con il suo talento ci si sarebbe aspettato di più. La gente le guardava i completini, ne apprezzava le passerelle fuori dal campo, ma il braccio era eccezionale. Niente da fare: il glamour e i soldi facili le hanno fatto dire basta ancora giovanissima. Adesso sta con Enrique Iglesias, che se la tiene stretta ma non ha intenzione di sposarla. La versione 2.0 della Kournikova viene dalla Siberia e ha le (dolci) sembianze di Maria Sharapova. Bellissima, biondissima, altissima (no, non è la pubblicità di una nota marca di acqua minerale), ha due grandi differenze con la connazionale: ha vinto Wimbledon a 17 anni, causando una delle più grandi sorprese degli ultimi anni. Una vittoria che le ha fatto capire quanto sia libidinoso alzare un trofeo. Una sensazione che “Anna K” non ha mai provato. La seconda differenza sta nella mentalità. Pur amando il glamour, la moda, i vestitini, “Masha” ha un forte spirito combattivo. E’ un animale da competizione. A 21 anni si è frantumata una spalla, restando ferma per 9 mesi. Le sirene del gossip erano fortissime, ma lei ha avuto la forza e il coraggio di tenere duro. E’ tornata più rabbiosa che mai, non più forte di prima…ma ha ugualmente raggiunto il numero 2 WTA (posizione che ricopre tuttora) e giocato due finali Slam, a Wimbledon 2011 e all’Australian Open 2012. Ha trovato un amore solido in Sasha Vujacic (che se la sposerà), ma ha intenzione di sparare ancora qualche cartuccia nel mondo del tennis. Ecco i progetti della Sharapova, già nei quarti a Indian Wells dopo la vittoria sulla nostra Roberta Vinci. Adesso se la vedrà con l’altra pin-up russa, Maria Kirilenko.
 
I PROGETTI PER IL MATRIMONIO
Ho guardato il matrimonio reale e ho pensato: “Accidenti, che grande evento!”. Milioni di persone concentrate su due sposini…e poi mi piaceva molto l’abito di Kate. Tuttavia non ero a caccia di ispirazioni per il mio matrimonio. Non credo che mi sposerò in un’abbazia. Sarà molto meno sfarzoso”
 
COME DEVE ESSERE IL MARITO
E’ molto importante che sappia cosa fa e cosa desidera un’atleta. Capisce la routine anche nelle piccole cose, come la preparazione prima di un match e quanto sia dura sia fisicamente che mentalmente. La comprensione tra noi è eccezionale. Non parliamo sempre di sport, ma sapere che ci capiamo è molto confortante.
 
IL BASKET
Sasha ha provato a insegnarmi, ma sono veramente scarsa! Lui dice che avrei delle buone gambe ma che non le uso abbastanza, soprattutto sul tiro libero.
 
LE AMBIZIONI
Ho sempre avuto la testa sulle spalle. Non ho paura di restare senza tennis, ma ogni giorno ho desiderato che facesse parte della mia vita. Questo avviene perché sento che posso diventare una giocatrice sempre migliore. Ho sempre guardato il lato positivo delle cose, e dopo quello che ho ottenuto penso di poter vincere ancora qualcosa di importante.
 
LE SCARPE PROGETTATE PER COLE HAAN

E’ stato molto divertente. Mi è sembrata una conquista. Lavoro per diventare una tennista da quando avevo 4 anni. Ho lottato giorno dopo giorno per riuscirci. Per questo, invece, non avevo esperienza. Non ho mai studiato disegno, non ho fatto scuole di questo tipo. Essere apprezzata per quello che ho fatto è molto gratificante. Credo che le persone che acquistano le scarpe non lo facciano perché mi vedono come una designer, ma perché gli piace il mio stile.
 
VEDERE LE SUE SCARPE IN VENDITA PER NEGOZI
Mi capita spesso, ed è un grande piacere. Ci sono negozi negli Stati Uniti, in Giappone, a Hong Kong. Credo che ne abbiano aperto anche uno a Dubai. Quando ci vado mi capita di chiacchierare con lo staff del negozio. Mi piace ascoltare il parere dei clienti, è molto interessante e poi mi aiuta a migliorare le cose, e vale lo stesso anche per la mia collezione Nike. Recentemente ho assistito a un piccolo torneo junior e c’erano due ragazzine che indossavano il mio abito. Gli cadeva sotto il ginocchio, è stato molto bello.
 
GLI SCHIZZI DEI DISEGNI
Mi piace molto, è divertente. Faccio i miei disegni ma non mi sento certamente Picasso. Non ho studiato per questo e non sono una professionista, ma mi piace esporre le mie idee. C’è un team che si occupa del materiale, del branding e di tutto il resto. Io porto le idee che raccolgo dalle mie esperienze in giro per il mondo.