Nella sua nuova rubrica per Sports Illustrated, la bielorussa ha svelato i dettagli della sua preparazione invernale: spariti i dolori al piede, sta lavorando per ritrovare il corretto movimento. “Va sempre meglio, ma non sono ancora soddisfatta dei risultati sul campo”. 

Intercettata dai media australiani dopo un allenamento a Brisbane, Victoria Azarenka era stata piuttosto sbrigativa nel raccontare il suo stato di forma. Si era limitata a dire che il meglio sarebbe ancora dovuto venire. Adesso conosciamo il motivo di tanta riservatezza: stava per essere pubblicato un suo articolo sulla versione web di Sports Illustrated, in cui ha raccontato nel dettaglio il suo periodo di offseason. Un periodo decisivo per tornare ad essere la giocatrice di qualche anno fa, capace di vincere due Slam e salire al numero 1 WTA. Vika aveva iniziato a scrivere per Sports Illustrated un paio di mesi fa, quando aveva raccontato il suo 2015. L'esperimento ha avuto riscontri talmente positivi da convincerla a inaugurare una nuova rubrica, denominata “From the Players Box”, in cui – come recita l'incipit – ci porterà in prima fila nell'assistere a ogni momento della sua vita. Allenamenti, viaggi e tutto il resto. Ogni mese, la bielorussa terrà una specie di diario per il più importante magazine sportivo al mondo. Vi riportiamo alcuni dei passaggi più significativi della rubrica pubblicata in questi giorni, peraltro condita da alcuni interessanti video.

 

“La preparazione invernale è parte integrante della mia annata. E' il periodo in cui cerco di raggiungere la migliore forma possibile in modo che il mio corpo possa sostenere una stagione lunga e competitiva. Ho potuto lavorare su piccoli dettagli, elementi minuscoli ma che possono cambiare il modo in cui colpisco la palla o muovo il corpo”.

 

“Ho avuto parecchi problemi a un piede. A causa del dolore, ho cambiato il movimento dei piedi. Avevo dimenticato il movimento corretto perché cercavo di compensare il dolore. La grande sfida della mia preparazione è stata quella di imparare di nuovo il movimento, da zero. La parte difficile non è fare il movimento corretto, ma essere agile e veloce. Devo muovermi in avanti e indietro, a destra e sinistra, e cambiare direzione molto rapidamente. Il tutto mentre colpisco la palla e senza perdere la concentrazione”.

 

“Nei primi giorni ho fatto una grande fatica, ma quando non ho più perso l'equilibrio sono potuta passare alla fase successiva. E' stato un grande giorno per me, come se aprissi un regalo di Natale”.

 

“Quando sono scesa in campo avevo un mix di emozioni. Non ero preoccupata di come avrei giocato, ma di come l'avrei gestita sul piano fisico. E' la prima cosa che mi viene in mente quando mi sveglio: ho tanti dubbi, tante incertezze. Non è un approccio positivo, ma sono costantemente in lotta con me stessa. Faccio un respiro profondo e scrivo su un foglio di carta le cose che voglio mettere a fuoco”.

 

“Devo essere onesta: non sono ancora soddisfatta del risultato ottenuto sul campo da tennis. Mi impegno ogni giorno al 100%, ma so che ci vuole pazienza. Però sto ritrovando la sensazione di essere in controllo, una sensazione che mi è mancata per tanto tempo”

I FILMATI DI VIKA

 

“In questo filmato si vede quanto sia importante rallentare con il busto dritto, ma restare con le gambe piegate e mantenere un buon equilibrio, in modo da uscire il più rapidamente possibile da questa situazione”



“In questo video mi avvicino alla palla, ma in modo completamente sbagliato. Ho dovuto cominciare da zero. Prima devo farlo nel modo giusto, poi potrò concentrarmi sulla velocità. Non sono contenta della mia incapacità di prendere la palla, provo comunque a farlo, ma devo essere concentrata su un altro obiettivo”

“Qui mi concentro sul gioco di gambe. Il video è stato girato dopo qualche ora di ripetizioni nel tentativo di atterrare nel modo giusto. Eppure, faccio ancora troppo rumore quando appoggio il piede per terra. Devo avere un atterraggio morbido!”

“Questo video è una perfetta sintesi del mio gioco di gambe nelle ultime due stagioni. Sono molto attenta, cauta, persino preoccupata. Ma continuerò a ripeterlo, ancora e ancora, nel tentativo di migliorare”