LA TOP 10 – Abbiamo selezionato i migliori dieci punti del 2015 nel circuito ATP. Ci sono i soliti noti, ci sono i giocatori più spettacolari, ma anche qualche insospettabile. E c’è il rischio che l’autore del miglior colpo non l’abbiate mai sentito nominare. Si parte subito con un insospettabile. Juan Monaco è un grande personaggio, nonché un ottimo tennista capace di arrivare fra i primi dieci del mondo con tanto lavoro e altrettanta abnegazione. Ma di certo non si può definirlo un giocatore spettacolare. Eppure…
BENOIT PAIRE – Numero 126 il 5 gennaio, numero 19 a fine anno, con una tripletta riuscita a pochissimi: nello stesso anno ha vinto sia un torneo Futures, sia un Challenger, sia un ATP, il primo della sua carriera, a Bastad. Il tutto con tanto tanto spettacolo, e anche qualche punto come questo.
FABIO FOGNINI – Si racconta che il boato del Pietrangeli si sia sentito a centinaia e centinaia di metri di distanza, per questa splendida volèe con cui Fabio Fognini ha risolto il match contro Grigor Dimitrov. Quando si parla di polso, il ligure è uno dei pochi a guardare tutti dall’altro verso il basso.
RAFAEL NADAL – In quel periodo non se la passava affatto bene, poi con un buon finale ha recuperato la sua peggior stagione da parecchi anni a questa parte. Ma anche nei momenti più bui, quando il dritto e le gambe non ne volevano sapere di andare, i punti “alla Nadal” non ha mai smesso di vincerli.
PHILIPP KOHLSCHREIBER – Dobbiamo essere onesti: c’è anche tanta, tanta, tanta fortuna, ma questa giocata di Philipp Kohlschreiber un posto nella top ten se lo merita di diritto. Anche perché ci vogliono tante parole per descriverla quanta coordinazione per eseguirla. E metterla dove l’ha messa lui.
GAEL MONFILS – Avevate dei dubbi? Non sarà un mostro di simpatia, ma quando si parla di spettacolo Gael Monfils non manca mai. A ogni incontro una perla, come se il primo obiettivo fosse quello. A Madrid si è inventato questa smorzata. E non ha nemmeno guardato dove la palla sarebbe finita. Lo sapeva già.
ROGER FEDERER – Negli ultimi undici mesi se lo sono chiesto in tanti: come fare il punto a Djokovic? Roger Federer l’ha mostrato a tutti a Dubai, con un uno-due di rovescio a dir poco pazzesco. E non è un caso che sia stato uno dei pochi capaci di strappare un titolo al serbo in finale.
NICK KYRGIOS – Si dice che la volèe smorzata sia la preferita di chi non ha particolare sensibilità, e perciò non si fida a giocare la classica volèe lunga. Probabilmente è vero, anche se Kyrgios non è del tutto d’accordo. E questo colpo esibito contro Kudla lo sanno fare (e pure pensare) in pochi.
YOSHIHITO NISHIOKA – Il punto dell’anno. L’avesse fatto Roger, qualche FedFan avrebbe già chiesto al Papa di santificarlo. Invece l’ha fatto il 20enne giapponese Yoshihito Nishioka, al secondo turno del Challenger di Aptos, e non ha avuto chissà quale risalto. Ma resta stupendo. Sia benedetto lo streaming.
ANDY MURRAY – Qualcuno storcerà il naso, ma l’ultimo punto del 2015 tennistico è un punto pazzesco. Per tutto ciò che racchiude: perché è la sintesi del match e vale una Coppa Davis vinta da solo, ma anche per il gesto. In allungo, sul match-point, dopo tre ore di sportellate. Giù il cappello.
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