di Marco Imarisio e Andrea Scanzi   da: marcoimarisio@… oggetto: I love Roger 12 aprile 2012 ore 12.44 a: andreascanzi@….   Caro Andrea, finalmente ci siamo. Un mesetto fa, Indesit, come lo chiami tu, ha perso in Florida contro Roddick. Immagino i sospiri di sollievo. Sai, c’era il rischio del ripristino dell’odiosa dittatura, di questa repressione tennistica che impedisce all’arte di esprimersi, al bello di compiersi. E invece no, per fortuna. In quel di Key Biscayne il partigiano Roddick, con i suoi tocchi raffinati, con il suo tennis arioso, ha sventato il complotto che durava da ben tre tornei. Gaudeamus igitur! Si comincia la terra rossa, e verranno altre umiliazioni per Federer e per i federasti, fino a quando il dittatore svizzero deciderà finalmente di ritirarsi. Ah, quel giorno verrà, e torneremo a cantare, ad abbracciarci guardando il wrestling di Nadal e Djokovic, l’ordine naturale delle cose sarà ripristinato, evviva i muscoli e il tennis estremo, una volta liberati dal giogo sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno. Avremo un nuovo Rinascimento, e dal tennis il trionfo del nuovo e dell’estetica si trasferirà al mondo intero: Gasparri tornerà in televisione, Moccia vincerà il Nobel della letteratura… e tu potrai dire con orgoglio: «Io c’ero».

   da: andreascanzi@…. oggetto: I love Roger 13 aprile 2012 ore 19.35 a: marcoimarisio@…   Che mi combini, Marco? Ti avevo lasciato adepto del boscaiolo psicotico e, adesso che il tuo Soderling è perso, provi a riciclarti come federasta. Reiterandone i cliché: dopo di lui il Diluvio, Lode al Redentor, que viva Federer. Manca solo una bella citazione di David Foster Wallace, così, per impreziosire il brodino lesso. Tifare Frigidaire non è obbligo regio. E tra un Nadal-Djokovic e una memorabile Indesit-Gonzalez prendo i primi. La dittatura buonista è stata efferata. Un lungo esercizio di stile senza avversari. Una perdurante masturbazione a cielo aperto, e se proprio devo vedere uno che si fa le pippe mi scarico un porno (anche se avrei altre perversioni). Ah: potrei gioire per una vittoria di Roddick solo se batte Seppi. Per il resto: è brutto, indossa cappellini unti, suda troppo e rimarrà sempre quello della volée agricola. Emblema del vassallismo di cui Rrrrrroger ha beneficiato per troppi anni.

Per leggere il resto dell’articolo, acquistate la rivista TENNISBEST Magazine attualmente in edicola
 
da: marcoimarisio@…
oggetto: I love Roger
12 aprile 2012 ore 12.44
a: andreascanzi@….
 
Caro Andrea, finalmente ci siamo. Un mesetto fa, Indesit, come lo chiami tu, ha perso in Florida contro Roddick. Immagino i sospiri di sollievo. Sai, c’era il rischio del ripristino dell’odiosa dittatura, di questa repressione tennistica che impedisce all’arte di esprimersi, al bello di compiersi. E invece no, per fortuna. In quel di Key Biscayne il partigiano Roddick, con i suoi tocchi raffinati, con il suo tennis arioso, ha sventato il complotto che durava da ben tre tornei. Gaudeamus igitur! Si comincia la terra rossa, e verranno altre umiliazioni per Federer e per i federasti, fino a quando il dittatore svizzero deciderà finalmente di ritirarsi. Ah, quel giorno verrà, e torneremo a cantare, ad abbracciarci guardando il wrestling di Nadal e Djokovic, l’ordine naturale delle cose sarà ripristinato, evviva i muscoli e il tennis estremo, una volta liberati dal giogo sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno. Avremo un nuovo Rinascimento, e dal tennis il trionfo del nuovo e dell’estetica si trasferirà al mondo intero: Gasparri tornerà in televisione, Moccia vincerà il Nobel della letteratura… e tu potrai dire con orgoglio: «Io c’ero».


 
da: andreascanzi@….
oggetto: I love Roger
13 aprile 2012 ore 19.35
a: marcoimarisio@…
 
Che mi combini, Marco? Ti avevo lasciato adepto del boscaiolo psicotico e, adesso che il tuo Soderling è perso, provi a riciclarti come federasta. Reiterandone i cliché: dopo di lui il Diluvio, Lode al Redentor, que viva Federer. Manca solo una bella citazione di David Foster Wallace, così, per impreziosire il brodino lesso. Tifare Frigidaire non è obbligo regio. E tra un Nadal-Djokovic e una memorabile Indesit-Gonzalez prendo i primi. La dittatura buonista è stata efferata. Un lungo esercizio di stile senza avversari. Una perdurante masturbazione a cielo aperto, e se proprio devo vedere uno che si fa le pippe mi scarico un porno (anche se avrei altre perversioni). Ah: potrei gioire per una vittoria di Roddick solo se batte Seppi. Per il resto: è brutto, indossa cappellini unti, suda troppo e rimarrà sempre quello della volée agricola. Emblema del vassallismo di cui Rrrrrroger ha beneficiato per troppi anni.



Per leggere il resto dell’articolo, acquistate la rivista TENNISBEST Magazine attualmente in edicola