La Capriati è accusata di stalking dal suo ex fidanzato. Lo avrebbe chiamato 100 volte al giorno e sarebbe entrata senza autorizzazione nelle sue proprietà. Lei nega con vigore.
Jennifer Capriati con le finaliste dello Us Open, sua ultima apparizione pubblica
 
Di Riccardo Bisti – 27 novembre 2012

 
Pochi mesi fa è entrata nella Hall of Fame di Newport, commovendo i presenti con un discorso pieno di pathos. Ma sembra non esserci pace per l’ex baby prodigio Jennifer Capriati, accusata di stalking (!) dal suo ex fidanzato, ex golfista della Florida State University. Tutto nasce dalla vendita di un appartamento a Singer Island, da cui la Capriati (secondo i registri pubblici) avrebbe perso circa 600.000 dollari. La Capriati aveva acquistato l’appartamento (di 2.800 metri quadrati) nel 2007, al costo di 1,67 milioni di dollari, salvo poi rivenderlo per un milione. La casa si trova al 19esimo piano di un Resort e garantisce una vista mozzafiato. L'atto pubblico dice che la Capriati è tornata a vivere nei pressi di Tampa, a Wesley Chapel. La ragione del trasferimento sarebbe una fuga quasi forzata. Nel solo 2012 avrebbe ricevuto dieci denunce per stalking da parte di un ex fidanzato, Ivan Brannan, 28 anni. Ad agosto, la Capriati avrebbe ignorato il portiere del condominio di Brannan, entrando ugualmente a bordo della sua Porsche Cayenne nonostante l’invito ad andarsene. Giunta nella proprietà, avrebbe bloccato Brannan all’interno della sua auto, lasciandolo passare soltanto all’arrivo della polizia. Ma non basta: Brannan ha dichiarato che la Capriati avrebbe chiamato il suo posto di lavoro (la PGA Marina) anche 100 volte al giorno, litigando in più di un’occasione con i suoi colleghi. Tuttavia non ci sono stati fermi nè arresti. Pare che Brannan abbia fatto un’ingiunzione per obbligare la ex numero 1 WTA a stare lontano da lui. L’ingiunzione sarebbe stata rifiutata nel momento in cui Jennifer ha venduto il suo appartamento e ha lasciato la città.
 
Questa è la prima parte della storia. Dopo che la vicenda è diventata pubblica, la Capriati ha risposto con energia ed ha negato tutto. A suo dire, nessuna delle 10 denunce presentate dal fidanzato sarebbe stata depositata. “Jenny” è andata oltre, dicendo che se c’è qualcuno che ha motivo di difendersi…è proprio lei. E pensare che la relazione avrebbe potuto sfociare in un matrimonio. “E’ una cattiva persona, molto disonesto – ha detto la Capriati ai taccuini di Gossip Extra, sito americano che aveva diffuso la notizia – un giorno ero la sua ragazza, quello dopo ero la sua fidanzata e poi era come se non fossi mai esistita. Mi ha confessato di avere un figlio soltanto dopo otto mesi di relazione!”. Una Capriati visibilmente contrariata ha poi aggiunto che il giudice non aveva autorizzato alcun ordine restrittivo a seguito delle denunce di Brannan. “Questo dovrebbe farvi capire tutto. Molto semplicemente, cercavo di parlare con lui perchè non rispondeva alle mie chiamate. Non c’erano assolutamente gli estremi per chiamare la polizia. Non posso credere di dover discutere anche su questo! Le persone come me sono il bersaglio ideale per gli uomini come lui”. L’ex giocatrice ha poi aggiunto di non aver venduto la casa a un prezzo scontato perchè era in fuga. “E’ stata una scelta esclusivamente finanziaria”. Brannan ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Al di là della vicenda, è triste vedere le difficoltà di un personaggio importante come Jennifer. Tanti la ricordano bambina, quando divenne professionista all’età di 13 anni e 11 mesi, diventando la più giovane finalista di sempre a un torneo WTA. Da allora, battè un mucchio di record di precocità prima di cadere in depressione ed essere arrestata prima per scippo e poi per possesso di marijuana.
 
Quando nessuno se l’aspettava, è tornata più forte che mai ed è stata una delle migliori nei primi anni 2000, vincendo tre Slam (due Australian Open e un Roland Garros) e diventando numero 1 del mondo. I problemi alla spalla l’hanno costretta al ritiro (mai annunciato ufficialmente) già nel 2004. Tra un’operazione e l’altra, nel 2007 dichiarò al New York Daily Times di soffrire di depressione e di avere pensieri suicidi. Tre anni dopo, nel 2010, si diffuse la notizia di una possibile overdose a seguito di un malore mentre si trovava in un hotel di Riviera Beach. Poche ore dopo, un portavoce della famiglia disse che era rimasta vittima di un semplice sovradosaggio (accidentale) di medicinali regolarmente prescritti dal suo medico. Col senno di poi non è azzardato collegare quell’episodio alla tumultuosa relazione con Brannan. Abbandonata ogni velleità di tornare nel circuito, Jennifer è stata ammessa alla Hall of Fame e quest’estate era parsa decisamente in forma. Fece identica impressione allo Us Open, dove scese in campo prima della finale femminile. Evidentemente non era così. Almeno non del tutto.

Jennifer Capriati commossa nel giorno dell'induzione nella Hall of Fame