LA STANZA DEI FRANCOBOLLI – ENTRANel settore filatelico il tennis arriva per ultimo




Nel settore filatelico il tennis arriva per ultimo. Sembra quasi incredibile che prima del 1934 non ci sia traccia di  emissioni filateliche con riferimento al nostro sport. Rompe il ghiaccio un francobollo emesso dagli U.S.A. il 14 aprile 1934 nelle Isole Filippine che viene proposto in occasione di non meglio identificati “Eastern Championship Games”. La Russia, a sua volta emette un francobollo il 22 aprile dello stesso anno e per pochi giorni non riesce ad ottenere il primato.
Nessuna fretta invece spinge  le varie Poste a proporre francobolli tematici sul tennis, tant’è vero che, prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, se ne ricordano nel mondo solamente sei, compresi i due di cui sopra.
Dopo la fine della guerra riapre le emissioni Monaco con un bel francobollo dedicato ai Giochi Olimpici del 1948. Da quel momento, piano piano fino agli anni ’60, ci sarà almeno un francobollo all’anno da aggiungere alla collezione, mentre, dalla metà degli anni ’60, la prolificità del francobollo sul tennis parte alla grande. Vengono proposti numerosi esemplari all’anno e i paesi emittenti appartengono per lo più all’area dell’Est europeo e del Sud America. Ci sono poi  nazioni che col Tennis non hanno proprio nulla da spartire, come Libano, Togo, Alto Volta, Laos, Isole Cook, Yemen e tante altre. Ed è chiaro che le motivazioni che spingono questi paesi a commemorare eventi tennistici, trovano giustificazione, più che negli gli eventi in se stessi, nella necessità di reperire moneta pregiata attraverso le emissioni tematiche.
Come si può facilmente notare, fra le nazioni citate mancano proprio quei paesi che possiamo considerare “potenze” tennistiche riconosciute e non riusciamo a comprendere come mai alcune di queste, potendo valorizzare una grande tradizione di tennis, abbiano tardato così tanto ad entrare nella tematica. Tutto l’ovest dell’Europa, gli Stati Uniti (a parte il 1° francobollo delle Filippine) e l’Australia non dimostrano grande interesse al tennis filatelico. Ed anche il tennis di casa nostra viene snobbato dalle Poste Italiane che ignorano del tutto persino lo straordinario evento planetario della Coppa Davis vinta nel 1976.
La lacuna viene colmata nel 1977 quando in Gran Bretagna, patria del tennis, appare un francobollo sugli sports con racchetta. Lo stesso avviene in Francia nel 1978 a commemorare, anche con annullo speciale, il 50° anniversario della nascita del Roland Garros.
Ma vediamo come si presentano i francobolli sul tennis.
Le prime 20 emissioni, sono caratterizzate quasi tutte dalla figura intera di un tennista con racchetta impegnato per lo più ad eseguire un colpo di diritto. La figura intera è un elemento assai diffuso.
Nella serie dell’Ungheria del 1965, interessante ma non bella, c’è poi tutta la storia del tennis, dal Jeu de Paume alla Coppa Davis, attraverso il Magg. Wingfield.
Anche i grandi campioni sono un tema costante e ci sono paesi come il Paraguay che hanno immortalato nella filatelia una sfilza di giocatori fra i quali Gabriella Sabatini, Boris Becker, Victor Pecci,  Jimmy Connors, Chris Evart, Guillermo Vilas, Yanich Noah, John McEnroe, Martina Navratilova, Thomas Muster e altri. Non si può chiedere di più ad un paese che non ha mai avuto importanti tennisti se non lo stesso Pecci.
Ma quale valutazione hanno questi francobolli? Niente paura! Possiamo affermare che fra tutti i francobolli emessi – circa 700 fino al 2003– non ne troveremo alcuno che abbia un valore consistente. Ad esempio il costo della serie storica dell’Ungheria del ’65 o quello del primo francobollo del ’34 non arriva ai 10 euro. Una collezione classica veramente alla portata di tutti.