Sarà pur vero che Indian Wells non ha la tradizione dei tornei del Grande Slam, forse nemmeno di tanti eventi del circuito, ma con gli anni si è costruito una storia importante. Nato nel 1974, quella scattata in queste ore è l'edizione numero 43. Un torneo che ha navigato a vista fino all'arrivo di Larry Ellison, capace di rivoltarlo come un calzino. Dopo oltre 40 anni è possibile elencare una lista dei 10 momenti più significativi dell'attuale BNP Paribas Open, che alcuni media americani si ostinano a denominare "Pacific Life Open” (dal nome del title sponsor di sette edizioni, dal 2002 al 2008).
1980 – CHARLIE PASARELL LO PORTA A COACHELLA VALLEY
Le prime sette edizioni si erano giocate a Tucson, Palm Springs e Rancho Mirage. All'alba dei mitici eighties, dopo che la finale del 1980 non si giocò a causa della pioggia, l'ex giocatore Charlie Pasarell (noto per aver perso il match più lungo della storia di Wimbledon contro Pancho Gonzales, almeno fino al mitico Isner-Mahut) ebbe l'intuizione che ha originato le meraviglie di oggi. Appreso che il Board ATP voleva vendere il torneo e spostarlo in Florida, convinse i vertici a tenerlo nel deserto ancora un anno. L'accordo prevedeva una sola edizione, quella del 1981. A La Quinta fu un enorme successo e la tradizione poté andare avant.
1982 – YANNICK NOAH METTE FINE ALLA STRISCIA VINCENTE DI IVAN LENDL
Nessuna finale è ricordata come quella con cui il francese interruppe la striscia vincente di Lendl, imbattuto da 44 partite. Correva l'anno 1982 e Noah, attaccando all'arma bianca, si impose col punteggio di 6-4 2-6 7-5. Ancora due vittorie e il cecoslovacco avrebbe ottenuto il record assoluto di successi consecutivi. Dopo quella sconfitta, Ivan il Terribile non avrebbe più messo piede a Indian Wells. Da parte sua, Noah avrebbe giocato altre tre finali (1984, 1986, 1989) ma non avrebbe più vinto.
1986 – IL PRIMO MATCH DA PROFESSIONISTA DI ANDRE AGASSI
Tanti ricordano la leggendaria carriera del Kid di Las Vegas, ma pochi ricordano che il suo primo match da professionista si è giocato proprio in questo torneo, un paio di mesi prima del suo 16esimo compleanno. Fu un esordio con vittoria, un netto 6-4 6-2 all'americano John Austin. Al secondo turno si arrese a Mats Wilander: fu la prima di una lunga serie di partecipazioni consecutive. Dopo le finali perse nel 1990 (da Edberg) e nel 1995 (da Sampras), si è aggiudicato il titolo nel 2001, rifilando tre set a zero a Pete Sampras. Ancora oggi è l'ultimo americano ad aver vinto il torneo.
1987 – ALTRO SPOSTAMENTO: SI VA ALL'HYATT GRAND CHAMPIONS INDIAN WELLS
Pasarell si accorse che il club di La Quinta non era più in grado di ospitare un grande evento. Per questa ragione, i proprietari del torneo hanno acquistato alcuni immobili a Indian Wells, dove oggi si trova l'Hyatt Regency. Furono costruiti 12 campi, tra cui uno in erba e uno in terra battuta, con uno stadio da 10.500 posti. L'anno prima era stato inaugurato l'hotel con ben 350 stanze: fu la sede dell'evento fino al 2000. Alcuni degli incontri più belli si sono giocati proprio lì.
1993 – LINDSAY DAVENPORT DIVENTA PROFESSIONISTA
Sette anni dopo Andre Agassi, un altro grande personaggio ha giocato il suo primo match proprio a Indian Wells. Si tratta di Lindsay Davenport, futura vincitrice di tre Slam. Nel 1993 era ancora una studentessa presso il Murrieta Valley High School quando giocò un torneo straordinario e arrivò addirittura in semifinale. Vinse tre partite prima di perdere contro la futura campionessa Mary Joe Fernandez. Lindsay si sarebbe rifatta con i titoli nel 1997 e nel 2000: nel complesso giocherà sei finali, ancora oggi record assoluto.
1999 – PRIMO GRANDE TITOLO DI SERENA WILLIAMS
Tutti ricordano i fatti del 2001, con la mancata semifinale tra le sorelle Williams, i fischi del pubblico e il seguente boicottaggio. Eppure Indian Wells ha un significato speciale per Serena: fu proprio in mezzo al deserto, nel 1999, che si aggiudicò il suo primo titolo importante. Fu il secondo in assoluto, poiché un mese prima aveva vinto il defunto torneo di Parigi Indoor. Quell'anno avrebbe poi vinto lo Us Open e la Grand Slam Cup di Monaco di Baviera. Due anni dopo si sarebbe ripetuta, ma il successo contro Kim Clijsters era stato schiacciato dal peso delle polemiche.
2000 – ULTIMO SPOSTAMENTO: SI VA ALL'INDIAN WELLS TENNIS GARDEN
Oggi è molto diverso da allora, ma lo spostamento definitivo risale al 2000, quando fu inaugurata una struttura costata 77 milioni di dollari. Da allora è stato ampliato e ammodernato in più occasioni, arrivando a insidiare le cifre di uno Slam. Nel 2015 hanno varcato i cancelli oltre 450.000 persone ma l'obiettivo è crescere ancora grazie a un'espansione che prevede nuovi stadi, un museo del tennis e ottimi ristoranti.
2009 – LARRY ELLISON ACQUISTA IL TORNEO
Uomo d'affari americano, fino ad allora era soprannominato “Mr. Oracle”. Chi segue lo sport lo conosceva per la sua avventura nella Coppa America di vela, ma in pochi anni Mr. Ellison ha messo in atto una rivoluzione. Dopo l'acquisto per 100 milioni di dollari, ha continuato a investire per la crescita e l'ampliamento delle strutture. Insieme a lui il direttore del torneo Raymond Moore, ex giocatore che aveva dato una mano a Pasarell nel passaggio a Coachella Valley. L'influenza e la ricchezza di Ellison hanno permesso a Indian Wells di diventare un'immensa fonte di reddto. Come torneo di tennis, è semplicemente uno dei migliori al mondo.
2015 – IL RITORNO DI SERENA WILLIAMS
Quattordici anni di boicottaggio sembravano una sentenza. Nessuno pensava che Serena Williams sarebbe mai più tornata. Invece, dopo una lunga trattativa in cui è stato decisivo il ruolo di Ellison, l'americana è tornata. Quando ha messo piede sul campo è stata accolta da un'ovazione di 57 secondi che l'ha profondamente commossa. Ha vinto quattro partite ma si è fatta male al ginocchio prima di giocare la semifinale contro Simona Halep. Il suo ritorno ha attirato i media di tutto il mondo e ha sancito il ruolo chiave di Indian Wells nel calendario ATP-WTA.
2015 – IL TORNEO PIU' AMATO DAI GIOCATORI
Per il secondo anno consecutivo, Indian Wells è stato nominato come torneo dell'anno da una giuria di tennisti, sia uomini che donne. Non era mai successo che entrambi i circuiti fossero concordi su un torneo, peraltro per due volte di fila. Nonostante tutto, Ellison e i suoi uomini non si fermano: hanno preparato una serie di migliorie anche per il 2016. Vogliono il tris a tutti i costi.