WIMBLEDON. Per la prima volta dal 1938, l’Australia non avrà un solo rappresentante al secondo turno. Italia: ok la Vinci, fuori Knapp, Errani bloccata sul matchpoint.
Bernard Tomic uscirà dai primi 40 del mondo
Di Riccardo Bisti – 27 giugno 2012
Va bene, hanno Samantha Stosur che nel torneo femminile può dire la sua (anche se l’erba non è la sua superficie). Ma l’Australia del tennis ha vissuto un giorno drammatico, non tanto per le sconfitte di Lleyton Hewitt e Bernard Tomic (oltre a quella di Matthew Ebden). Per la prima volta dal 1938 non ci sarà un solo australiano al secondo turno di Wimbledon. Un dato clamoroso, che certifica una crisi in atto da anni che solo recentemente Tennis Australia ha preso ad affrontare di petto. La sensazione è che il tennis australiano rinascerà, magari partendo proprio dal fondo del barile. Negli ultimi 74 anni, l’Australia ha fatto cose eccezionali. I ragazzi cresciuti da Harry Hopman hanno dominato il tennis negli anni 50 e 60, poi sono arrivati i Newcombe e i Roche che hanno tenuto alta la tradizione fino a un lento declino, contenuto da campioni come Cash, Rafter, Philippoussis e Hewitt. Adesso hanno trovato Tomic, nasty boy dalle origini balcaniche che l’anno scorso è stato il più giovane quartofinalista dai tempi di Boris Becker. “E’ dura vedere quello che hai fatto l’anno scorso e poi perdere al primo turno – ha detto dopo la sconfitta contro David Goffin – ma c’è una ragione. Lui ha giocato molto meglio, mentre io non ho praticato il tennis giusto. Non ci sono scuse. Le ultime settimane sono state molto dure per me, ma ho capito che non si migliora fino a quando non impari”.
Di sicuro è una fase di passaggio per il tennis australiano. Il miglior giocatore degli ultimi anni, Lleyton Hewitt, non ha avuto chance contro uno Tsonga in grande condizione. Hewitt si è arreso in tre set nonostante la nuova divisa griffata “Come On”, suo grido di battaglia. A 31 anni e con mille acciacchi, è normale domandarsi se è stata la sua ultima partita a Wimbledon. “Non lo so. In questo momento sono focalizzato su tornare su buoni livelli quest’anno, fare le cose giuste con il piede infortunato e tornare al 100%” Hewitt, tuttavia, è parso abbastanza soddisfatto: “Sono orgoglioso di quello che ho fatto, del duro lavoro e dei risultati che ho ottenuto. Sarebbe bello tornare, ma dobbiamo aspettare e vedere cosa succede. Oggi non ho fatto niente di sbagliato, ma lui ha servito troppo bene”. In effetti Tsonga ha messo a segno 61 colpi vincenti, cinque volte tanto l’australiano. E il dito infortunatosi al Queen’s non gli ha praticamente dato fastidio. Insomma, il torneo ha (ri)trovato uno dei potenziali favoriti. Per l’Australia, invece, ci vorrà qualche anno di pazienza. Ma vedrete che gli Aussie torneranno. Hewitt, intanto, potrà giocare il torneo olimpico grazie alla wild card gentilmente concessagli dall'ITF.
In una giornata interrotta dalla pioggia, e detto dei match di Schiavone e Lorenzi, l’Italia ha collezionato la vittoria di Roberta Vinci contro la baby Ashleigh Barty (vincitrice del torneo junior l’anno scorso) e la sconfitta di Karin Knapp contro Elena Baltacha, forse galvanizzata dalla wild card che le consentirà di partecipare alle Olimpiadi. Il match di Sara Errani è stato sospeso proprio sul matchpoint, quando la romagnola era avanti 6-1 5-3 (e vantaggio) contro Coco Vandeweghe. La Vinci non ha avuto problemi contro la piccola Barty, ma la notizia migliore arriva dal tabellone: la neozelandese Marina Erakovic le ha tolto di mezzo Urszula Radwanska, data in grande forma. Chissà che Wimbledon non possa essere il torneo giusto per mandarla finalmente alla seconda settimana di uno Slam al 31esimo tentativo. Tanta sfortuna per Karin Knapp: dopo aver vinto un eterno primo set contro la Baltacha, è scivolata in avvio di secondo set e – nonostante un intervento di oltre 10 minuti più vari trattamenti – si è progressivamente spenta fino a cedere con il punteggio di 4-6 6-4 6-0. Tra gli altri match chiusi in serata, prima che arrivasse la pioggia, si segnala il successo di Philipp Kohlschreiber nel derby tedesco contro Tommy Haas. “Kohli” è un ottimo erbivoro, ma ci ha privato di un possibile Nadal-Haas al terzo turno. Dovesse arrivarci lui, siamo certi che lo spagnolo giocherà con la bava alla bocca per vendicare la sconfitta di Halle.
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