A pochissimi giorni dalle Barclays Atp World Tour Finals per gli scommettitori inglesi il favorito è lo svizzero…

di Giorgio Valleris – foto Ray Giubilo

 

Due trofei nelle ultime due settimane. Anche senza considerare il suo incredibile palmares o il fatto che è il campione in carica in virtù del successo nell’edizione 2010, il biglietto da visita che Roger Federer porta con sé in quel di Londra è di tutto rispetto.

 

La pensano così soprattutto i bookmakers. Già perché nella patria delle scommesse, la “febbre” del Masters di fine anno comincia a salire. E il doppio successo del campione svizzero nel torneo di casa a Basilea e in quello di Parigi Bercy ha fatto salire vertiginosamente le sue quotazioni. La vittoria di Federer è data a 3.00; ciò significa che chi punta un euro sulla vittoria di Roger se ne può aggiudicare tre. Niente male per uno che doveva essere “bollito”.

 

Dopo di lui, altro grande favorito è il tennista di casa Andy Murray quotato a 3.50.  Non solo perché inforcherà la sua racchetta tra le mura amiche della O2 Arena ma soprattutto in considerazione del fatto che questo 2011 è stato senza dubbio il suo anno migliore.

 

Il trionfo dell’acciaccato numero uno del mondo Novak Djokovic, invece, viene dato a 4.50. Dopo l’infortunio alla spalla che l’ha costretto al forfait a Parigi Bercy, c’è molta incertezza sulle condizioni fisiche del serbo che era appena rientrato dopo un altro, lungo stop, quello accusato nel match di Davis a settembre.

 

Ma la vera sorpresa potrebbe arrivare da Nadal. La vittoria del mancino spagnolo è quotata appena a 5.50. Al termine delle tournée asiatica d’ottobre, Rafa è apparso visibilmente appannato e in debito d’ossigeno. Per questo si è concesso un periodo di riposo (lasciando a casa la racchetta per impugnare la mazza da golf), così da presentarsi a Londra nelle migliori condizioni. Anche per lui il punto di domanda riguarda le condizioni fisiche. Di certo Nadal ha dalla sua la motivazione: c’è da “vendicare” la sconfitta in finale dello scorso anno e, soprattutto, da mettere il primo sigillo in una competizione che per ora resta tabù per il maiorchino.

 


 

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