Dopo 5 anni torna a imporsi in Texas un tennista di casa. Battuto in finale per 6-4 7-6 Kei Nishikori sempre più vicino al suo “Project 45″…

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Doveva essere la giornata di Kei Nishikori e del suo Project 45, ossia l’obiettivo di migliorare il best ranking del suo connazionale, Shuzo Matsuoka (fermatosi a 46), e diventare il miglior tennista giapponese della storia. A rovinargli la festa ci ha pensato uno dei tanti statunitensi di “risulta”, quel Ryan Sweeting che molti appassionati avevano imparato a conoscere nell’ultimo periodo per le autentiche lezioni di tennis subite da Rafael Nadal a Melbourne e Miami.

 

A Delray Beach due mesi fa, Sweeting si era issato per la prima volta nei quarti di un torneo del circuito maggiore. A fermarlo in quell’occasione era stato proprio Kei Nishikori, vincitore, prima dell’ultimo atto del torneo di Houston, di tutti e quattro i precedenti con l’americano. In particolare l’esito a senso unico dei due confronti diretti sul rosso, entrambi disputatisi a livello challenger, sembrava lasciare poche speranze al 24enne originario delle Bahamas.

 

A fare la differenza in una finale pesantemente condizionata dal forte vento è stata la tattica più aggressiva di Sweeting che ha approfittato dell’atteggiamento troppo difensivo di Nishikori, incapace di trovare la necessaria profondità dei colpi.

 

Dopo un primo game in cui il giapponese deve recuperare uno svantaggio di 15-40, il match procede sui binari dell’equilibrio fino al 4-4, senza particolari insidie per il giocatore in battuta. Un paio di errori di troppo del giapponese nel nono gioco, spianano la strada al break dell’americano che, seppure con qualche patema di troppo, consolida il vantaggio, chiudendo la prima frazione sul punteggio di 6-4.

 

Il break ottenuto dall’americano nel terzo gioco del secondo set, sembra decidere irrimediabilmente l’incontro in favore di Sweeting, il quale, però, comincia ad avvertire la pressione per quello che sarebbe il suo primo successo a livello Atp. Ceduto immediatamente il break appena conquistato,

lo statunitense rischia seriamente di capitolare nel corso di un interminabile decimo gioco, al termine del quale riesce a impattare sul 5-5, non prima di aver annullato ben tre set point all’allievo di Brad Gilbert.

 

Si giunge così al tie-break, con Sweeting che si fa recuperare ben due volte il vantaggio di un mini-break, prima di piazzare l’allungo vincente sul 3-3: quattro punti consecutivi per il 6-4 7-6 finale che consentono a un americano di tornare a vincere il torneo di Houston cinque anni dopo l’affermazione di Mardy Fish.

 

Per Nishikori l’appuntamento con il best ranking giapponese è solamente rimandato. Da lunedì salirà, infatti, al 48° posto a sole due lunghezze da Shuzo Matsuoka.

 


Copyright © 2011 Il Tennis Italiano