Sul magazine di dicembre-gennaio una pioggia di interviste e servizi: oltre a Rune e Djokovic protagonisti anche Andrea Gaudenzi, Stefan Edberg, Andreas Seppi, Felix Auger-Aliassime, e i reportage da Coppa Davis, Atp Next Gen Finals e Atp Finals. Un numero da non perdere
Da un anno all’altro, tra presente e passato. Il numero doppio invernale de Il Tennis Italiano ha in copertina Holger Rune, che insieme a Carlos Alcaraz ha rappresentato la grande novità dell’anno che sta finendo, e all’interno troverete uno speciale con l’intervista che il direttore Stefano Semeraro ha realizzato con il fenomeno danese, completata da un approfondimento sul personaggio realizzato da Lorenzo Ercoli.
Rune si propone del resto come il futuro del tennis, e non nasconde il suo desiderio di diventare il prossimo numero 1 del tennis. Alle tante novità che ci porterà 2023 sono dedicati l’intervista in esclusiva al Presidente dell’Atp Andrea Gaudenzi, e un servizio di Alessandro Nizegorodcew, mentre Luca Marianantoni cura un bilancio del 2022 come al solito documentato e sfizioso.
Le interviste sono del resto il fil rouge di questo numero dicembre-gennaio: da non perdere quella lunghissima che ci ha concesso Novak Djokovic, un dialogo a 360° su tutti i temi, tennistici e no, che stanno a cuore al campione serbo. Ma c’è spazio anche per un grandissimo del passato, come Stefan Edberg, che pronostica un’Italia da Slam per il prossimo futuro, e per un monumento del nostro tennis come Andreas Seppi, che con Marco Caldara traccia il bilancio della sua carriera e guarda alle sfide che lo attendono in futuro.
Ovviamente c’è ampio spazio per tre grandi appuntamenti dello scorso novembre: le Next Gen Finals, le Atp Finals e le Final 8 di Coppa Davis a Malaga. Il tennis Italiano li ha seguiti tutti dal posto, con Max Grassi da Milano, Stefano Semeraro e Fabio Colangelo da Torino e di nuovo il direttore e Massimo Grilli da Malaga. Dal trionfo di Nakashima a quello di Djokovic, dall’exploit del Canada e di Auger Aliassime alle polemiche sull’occasione persa (e la sfortuna nera) dell’Italia di Davis.
Novità interessanti per i nostri test: sotto la lente di Gabriele Medri e dei ragazzi dell’Academy di Pat Remondegui ci sono la Wilson Blade e la Head Boom Team.
Il Caso di questo numero è il flop di pubblico delle Wta Finals, vinte da una grande Caroline Garcia, ma insieme scopriamo anche la Svizzera eterna che nel dopo Federer vince la Billie Jean King Cup (e a Milano fa notizia con Dominic Stricker), mentre Leo Bassi ci spiega cosa significa concretamente, contratti alla mano, essere un ‘numero uno’ del tennis. Tutte da leggere anche le rubriche, con Claudio Giua che si occupa dei campioni, da Amritraj a Rublev, che hanno il coraggio di schierarsi, Fabio Della Vida che ci parla dei campioni del futuro scesi in campo in Turchia, Alessandro Merli che fa i conti in tasca a ‘Paperone’ Djokovic, Milena Naldi che racconta il fascino discreto delle racchette nell’arte.
E poi il lato mentale del tennis con Stefano Massari e Francesca Cenci, i sempre preziosi consigli in tema nutrizione di Claudia Gogioso, e una ricca puntata della Biblioteca per scoprire quali libri regalare a fine anno. La chiusura, come tradizione, spetta a Gene Gnocchi, il nostro semiserio Umberto Eco del tennis.
Insomma un altro numero da collezione de Il Tennis Italiano, che vi dà appuntamento in edicola ai primi di febbraio. Buona lettura!