Martina non vuole seguire le orme di Clijsters e Henin. "Non ho intenzione di giocare ancora". Finita la squalifica per doping, preferisce i suoi 4 cavalli…

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

Per alcune che annunciano il ritorno, ce n’è una che dice basta. Per sempre. E’ Martina Hingis. Nell’universo del tennis femminile sembra essere sempre più di moda ripresentarsi sui campi da gioco dopo aver deciso di interrompere ufficialmente la carriera agonistica. La svizzera, dopo averci già provato nel 2006 ed esser caduta nella rete del antidoping l’anno successivo, dichiara pubblicamente che non tornerà a giocare come hanno fatto di recente Kim Clijsters e Justin Henin. La sua vita ora è altrove, la sua racchetta definitivamente appesa al chiodo.

Il 30 settembre scorso, giorno del suo 29esimo compleanno, si chiudevano i due anni di squalifica per doping (cocaina) inflitti dall’ITF alla tennista rossocrociata all’inizio del 2008. Il 20 ottobre, intervistata da L’Equipe sui suoi progetti futuri, l’ex numero uno mondiale ha confermato quanto più volte espresso nei 24 mesi di forzato allontanamento dal tennis. “No, no, no, è sicuro che non torno. Non è possibile schioccare le dita e dire ‘Ok, vado in Australia’. In Australia ci sarà invece Justin Henin, ritiratasi la scorsa primavera quando guidava il ranking WTA, ma fermamente decisa a tornare per riprendersi il trono mondiale.

La campionessa belga seguirà l’esempio della connazionale Kim Clijsters che, dopo due anni di “pausa”, è rientrata alla grandissima quest’estate trionfando agli US Open dopo aver battuto entrambe le Williams. Martina Hingis non farà compagnia alle illustri colleghe. “Non bisogna pensare che i recenti ritorni di Clijsters ed Henin siano stati facili. Effettuare un come back come era capitato a me nel 2006 (la sangallese interruppe l’attività agonistica tra il 2003 e il 2005 per infortuni cronici ai piedi e rientrò all’inizio della stagione 2006, n.d.r.) richiede grande volontà e spirito di sacrificio. Soprattutto oggi – continua Martina – una buona tecnica non è sufficiente a mantenerti competitiva, serve anche una condizione fisica impeccabile. La fine della squalifica è per me un sollievo perché potrò tornare a seguire da vicino le partite che mi interessano. Ma non prendo in considerazione di ricominciare la mia carriera”.

Il futuro della vincitrice di 81 tornei WTA tra cui 5 Slam (Australian Open 1997-99, Wimbledon e US Open 1997) prenderà una strada diversa da quella delle due campionesse belghe. “Oggi la mia vita è bella: ho una casa incantevole, quattro cavalli a cui voglio un gran bene e vivo decisamente meglio rispetto a quando ero nel circuito”. Nel cuore di Martina sembra ormai che l’amore per il tennis abbia fatto posto a quello per l’equitazione, sua passione di vecchia data, mai completamente tramontata.

Qualche settimana fa la Hingis ha infatti partecipato al “Derby dei Fiori” di Sanremo, il suo primo concorso ippico internazionale. Si è classificata 20esima su 31 iscritti ma era ugualmente felice e soddisfatta. Quando vinceva tornei sopra tornei lottando con le più forti al mondo per il vertice WTA forse non lo era altrettanto…

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