. Si tratta Tony Roche, ex campione australiano che ha accompagnato Lendl per buona parte della sua carriera. Secondo Lleyton Hewitt (a Wimbledon nella tripla veste di doppista, coach e commentatore), Roche ha ancora una grande influenza nelle competenze tecniche di Lendl. “Hanno avuto una splendida partnership e so che Ivan parla ancora con lui. Sono sicuro che gli stia dando una mano nella sua collaborazione con Murray”. Secondo l’australiano, la figura di Lendl è fondamentale per consentire a Murray di gestire al meglio le proprie emozioni e non sprecare troppe energie.
“Ivan è un allenatore fantastico, la sua conoscenza del gioco è ottima per qualunque giocatore. Ricordo che rimasi impressionato nel vedere l’aggressività di Andy nel 2013. Potevi vedere nei suoi occhi che la fiducia nasceva da Lendl e da quello che gli aveva detto. Magari sono soltanto un paio di cose, ma la sua figura è molto positiva per Andy. Per arrivare al massimo gli serviva giusto un 2% e Ivan è la persona adatta per fargli trovare il salto di qualità”. Hewitt ha ricordato che Tony Roche è stato fondamentale anche per lui nel passaggio da giocatore a coach-mentore, e di essere ancora in contatto con il suo ex guru. Oggi Roche ha 71 anni e nella sua lunga carriera di allenatore ha lavorato anche con Roger Federer, ma la collaborazione si interruppe nella primavera del 2007.
Hewitt: “Lendl chiede ancora consigli a Tony Roche”
Secondo l’ex numero 1 del mondo, gli insegnamenti del guru australiano sarebbero il segreto del successo da coach di Ivan Lendl. Grazie ai consigli di Roche sarebbe stato capace di rendere efficace e vincente la rinnovata partnership con Murray. “Tony è stato decisivo anche per me, nel passaggio da giocatore a coach”.