La bella rimonta di Darwin ha avuto un retrogusto amaro per Lleyton Hewitt. Poche ore dopo la vittoria su Aleksandr Nedovyesov, che ha sigillato il 3-2 e la semifinale per la sua Australia, il vecchio “Rusty” ha avuto la conferma di una brutta notizia: non è affatto sicuro che l'anno prossimo diventerà capitano di Coppa Davis. Eppure sembrava tutto scritto, stabilito, inciso su pietra. Persino la nomina ad-interim di Wally Masur era pensata come soluzione ponte prima dell'avvento di Hewitt. Invece l'ex numero 1 dovrà sottoporsi a un processo con vari candidati, tra cui Pat Cash. Fu proprio Cash, insieme a Paul McNamee, a criticare la nomina di Wally Masur per il 2015, anno di transizione tra le dimissioni di Pat Rafter (nominato direttore tecnico) e il ritiro di Hewitt. Ma adesso è tutto di nuovo in ballo: Steve Healy, presidente di Tennis Australia, ha detto che Masur potrebbe anche diventare un capitano a lungo termine.”Credo che Lleyton sia un candidato fantastico – ha detto Healy durante la prestazione del Canberra Tennis Centre, costato oltre 10 milioni di dollari – è il più appassionato giocatore di Davis e ha fatto un grande lavoro nel ricucire il rapporto con Bernard Tomic. Ma c'è bisogno di un processo per stabilire il nome del capitano. Lui è nella lista, ma trovo corretto che ci sia un processo”. Healy sostiene di voler parlare con Hewitt in merito alle sue idee sulla Davis e sul team. “Abbiamo Pat Rafter come direttore dell'alto rendimento e ci sarà bisogno di coordinarsi con lui, inoltre andrà curata la crescita dei giovani. Insomma, vorremmo sapere cosa ne pensa”.
LA NECESSITA' DI UNA SELEZIONE
La nuova politica nasce proprio dalle critiche per la recente nomina di Masur, avvenuta in modo arbitrario anche se c'era la necessità di prendere una decisione in poche settimane, poiché Rafter ha lasciato l'incarico a novembre e bisognava pianificare la nuova stagione. “In effetti c'era una situazione particolare, ma capisco quelli che si sono lamentati perchè non hanno avuto la chance. Per questo vogliamo correggere l'errore, dare una possibilità a tutti e rendere l'operazione aperta e trasparente”. Insomma, nei prossimi mesi chiunque fosse interessato al ruolo dovrà presentare una regolare domanda. Secondo Healy, Hewitt l'ha presa bene. I due ne hanno parlato a Wimbledon. “Abbiamo diversi punti di vista su alcune cose, ma su questo siamo d'accordo”. Circola voce che l'australiano abbia già ricevuto alcune offerte per fare il coach, e questo potrebbe rendere più complicata una sua eventuale disponibilità. Insomma, se la panchina australiana è di nuovo a disposizione, altri personaggi se la ridono. Tra loro Pat Cash, che lo scorso gennaio disse: “Bene: non c'è stato nessun processo di selezione, nessuna trasparenza, nessuna discussione con i giocatori…soltanto una stretta di mano clandestina”. Lo stesso Paul McNamee disse che avrebbe preso in considerazione un'eventuale candidatura.
UN TOMIC DA RECUPERARE
Dagli spifferi che arrivano, Pat Cash sarà sicuramente tra i candidati. In fondo anche lui ha vinto due Davis da giocatore (proprio come Hewitt) e ha conquistato un titolo a Wimbledon. Ha parlato con Healy durante il Roland Garros e pare ci sia stato un riavvicinamento. Il problema più immediato da risolvere, tuttavia, riguarda Bernard Tomic. L'intenzione di Tennis Australia è chiara: vogliono recuperarlo in tempo per la semifinale contro la Gran Bretagna, anche se la scorsa settimana si è reso protagonista di una disavventura a Miami Beach. “Prenderemo contatto con Bernie – ha detto il presidente TA – dopo Wimbledon c'è stata una serie di malintesi, ma fondamentalmente non è un cattivo ragazzo. In Coppa Davis ha sempre avuto un'influenza positiva e credo che ami stare nel team. Però deve capire quello che vogliamo da noi e quindi adeguarsi. Mi piacerebbe molto se tornasse in squadra. Ha scontato la punizione, ovvero l'assenza nell'ultimo match, ma adesso è giunto il momento di fare due chiacchiere”. Insomma: il futuro di Hewitt è tutt'altro che stabilito. Un ruolo che sembrava suo, e che forse gli avevano promesso, è clamorosamente tornato in ballo. Un motivo in più per cercare di vincere 'sta benedetta Insalatiera e chiudere in gloria la carriera da giocatore. Non sarebbe un cattivo biglietto da visita….