Hewitt e il ranking che non interessa
Dodici mesi fa, Lleyton Hewitt batteva Roger Federer e si aggiudicava il titolo al torneo ATP di Brisbane. Adesso, da numero 50 ATP, proverà a difenderlo a partire dal primo turno contro il bombardiere Sam Groth. Dovesse fallire, scenderà oltre l'ottantesima posizione ATP. Ma per lui, ormai, certi numeri non contano più. "Non mi interessa più il ranking. Ormai gioco soltanto per partecipare agli Slam e alla Coppa Davis – ha detto l'australiano – vorrei che il prossimo Australian Open non sia l'ultimo della mia carriera. Dico lo stesso da 6-7 anni, ma la verità è che continuo a lavorare duro e mi piace ancora molto. Negli ultimi mesi ho fatto il possibile, cercando di ottenere una buona forma. Ormai il più è fatto, non c'è nulla da inventare. Devo soltanto trasferire il lavoro sul campo da tennis".Dodici mesi fa, Lleyton Hewitt batteva Roger Federer e si aggiudicava il titolo al torneo ATP di Brisbane. Adesso, da numero 50 ATP, proverà a difenderlo a partire dal primo turno contro il bombardiere Sam Groth. Dovesse fallire, scenderà oltre l'ottantesima posizione ATP. Ma per lui, ormai, certi numeri non contano più. "Non mi interessa più il ranking. Ormai gioco soltanto per partecipare agli Slam e alla Coppa Davis – ha detto l'australiano – vorrei che il prossimo Australian Open non sia l'ultimo della mia carriera. Dico lo stesso da 6-7 anni, ma la verità è che continuo a lavorare duro e mi piace ancora molto. Negli ultimi mesi ho fatto il possibile, cercando di ottenere una buona forma. Ormai il più è fatto, non c'è nulla da inventare. Devo soltanto trasferire il lavoro sul campo da tennis".