Sono Lleyton Hewitt e Roger Federer a conquistare i primi due tornei sull’erba della stagione
Sono Lleyton Hewitt e Roger Federer a conquistare i primi due tornei sull’erba della stagione. Il primo a Londra, al Queen’s Club, l’altro in Germania ad Halle dove vince da quattro anni di seguito. A Birmingham vince la russa Vera Zvonareva

QUEEN’S

Il biglietto da visita per Wimbledon di Lleyton Hewitt è di tutto rispetto Henman in semifinale e James Blake nel match clou, entrambi messi in riga dall’australiano che sull’erba, superficie su cui già si è affermato appieno con la vittoria di Wimbledon di qualche anno fa, torna ai campi e torna a vincere. Dopo gli infortuni a ginocchio e caviglia che lo hanno tenuto lontano dalla scena e dall’europa su terra rossa, Rusty ci ha impiegato poco più di un’ora per far fuori James Blake e vincere il suo quarto Stella Artois Championships, non c’è che dire: il Queen’s club gli porta fortuna e lui certo ci sguazza visto che ha pure stabilito un nuovo primato, è infatti lui l’unico ad aver calato il poker al "Circolo della Regina". E’ stato fantastico, questo torneo mi piace davvero molto, è la quarta volta che lo vinco ed è sempre un’emozione straoridnaria, sono molto felice". Blake era uno dei favoritissimi della vigilia, ma questo 6-4 6-4 non lascia spazio a recriminazione, e poi basta andare a vedere i cosiddetti head-to-head tra i due per capire che non sarebbe stata una domenica facile per lo statunitense: su otto incontri, compreso quello di oggi, JB ha dovuto alzare bandiera bianca per ben sette volte.  

HALLE

Dopo qualche sbandamento, sia nei quarti contro Rochus che in semifinale contro Tommy Haas, il padrone è ritornato. E si è conquistato il quarto titolo consecutivo sull’erba di Halle facendo suo il Gerry Weber Open. Anche in finale però Roger Federer ha concesso un set, così come in entrambi i due turni precedenti dimostrando di non essere, almeno per il momento quella macchina da erba che faceva di ogni avversario un sol boccone. Comunque il suo avversario di giornata, il ventenne ceco Tomas Berdych, è rimasto in partita per un set solamente, il secondo. Già, perché il primo se n’è andato via rapidissimo, un secco sei a zero, e anche il terzo, guadagnato grazie al tie-break del secondo, non ha mostrato una grande battaglia. Anzi, Roger ha ripreso i suoi livelli e ha ristabilito le distanze. Chi pensava che Rogi venisse qui a passeggiare in attesa dei Championships si sbagliava e alla fine è stato costretto ad ammetterlo, "Dopo gli Slam, è stato il torneo più faticoso dell’anno, c’era un gran bel tabellone in questa edizione, è per questo che vincere un’altra volta qui è stata una bella soddisfazione". Condivisibile e condivisa l’opinione di Berdych che ha fine gara ha detto: "Credo che a Wimbledon nessuno potrà battere Roger"… nemmeno quest’anno.

BIRMINGHAM

E’ stata una partita molto equilibrata e in bilico, i tie-break hanno deciso che la coppa dovesse andare alla russa numero Vera Zvonareva, numero 78 del ranking. La ventunenne al debutto in questo torneo che quest’anno ha un record di 16 vittorie vinte e una persa, si è aggiudicata il primo torneo sull’era del calendario Wta prima di Wimbledon. Finora non era stata una stagione particolarmente prolifica per la russa il cui miglior risultato era stata una finale a Auckland, proprio in avvio di 2006. Da lì in poi però poche soddisfazione, raramente è arrivata al terzo turno dei tabelloni, è successo solo a Roma, a maggio, dove fu eliminata dalla sorpresa azzurra Romina Oprandi. Uscita con le ossa rotte da due tie break consecutivi e dunque decisivi la statunitense Jamea Jackson, che qui è alla sua terza presenza, ha perso un’ottima occasione per vincere un torneo Wta (il prossimo sarà anche il primo per lei), perdendo da chi poi ha sollevato la coppa, proprio come nel 2005 quando nel secondo turno fu Maria Sharapova a sconfiggerla. Tornando alla vincitrice del DFS Classic, la Zvonareva si intasca i 31.000 dollari del montepremi nonché i 120 punti utili per il ranking Wta.

di Gabriele Riva