Il classe 2007 è cresciuto tennisticamente al Tennis Club Old Boys ed è seguito da Severin Luthi
E’ nato a Basilea, cresciuto al Tennis Club Old Boys (di cui sua madre è presidente) gioca il rovescio ad una mano ed è allenato da Severin Luthi. No, non è Roger Federer, ma Henry Bernet, classe 2007, il nuovo campione under 18 degli Australian Open – che più che un erede, del Genio sembra un clone. In finale ha battuto 6-3 6-4 l’americano Benjamin Willwerth e visto che oggi è il suo 18esimo compleanno oltre alla coppa gli è stata offerta una torta. Ovviamente, davanti alle domande dei giornalisti ha provato subito a smarcarsi da un’eredità pesantissima. «Sto cercando di seguire la mia strada, ma capisco che è inevitabile che scattino i paragoni. Non è un problema, anzi. Forse può diventare una motivazione». Con Roger, con cui condivide la passione per il calcio, si è incontrato a New York lo scorso settembre. «Ora non so che cosa aspettarmi, vorrei parlargli, magari mi farà una telefonata».
Henry ha iniziato a giocare a 5 anni e la scelta di giocare il rovescio monomane risale a quando era giovanissimo: «Un giorno, non mi ricordo quando, ero in crisi con il rovescio a due mani e il mio maestro, quasi per gioco, mi ha detto ‘prova con una mano sola’. Mi sono sentito subito a mio agio, come se l’avessi sempre giocato così. E da allora ho iniziato a utlizzarlo». La sua superficie preferita è il cemento, ma se la cava bene su tutte, «l’anno scorso ho provato per la prima volta l’erba e mi è piaciuta». Ora tornerà in Svizzera, per quest’anno lo aspetta una programmazione mista fra tornei Atp e junior. L’anno scorso ha già assaggiato il circuito, e grazie ad una wild card nelle qualificazioni dello Swiss Indoor della sua città natale ha battuto Fabio Fognini al secondo turno. Ovviamente, veste ‘On’, il marchio di cui Federer è azionista, e impugna una Wilson. Occhio, a Henry Bernet.