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DATI TECNICI
Prezzo: | 178,86€ |
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Lunghezza | 68,5 cm |
Ovale: | 98 pollici |
Profilo: | 22 mm costante |
Peso: | 317 gr |
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Bilanciamento | 33,5 cm |
Inerzia: | 319 |
Schema Incordatura: | 18×20 |
Rigidità: | 62 |
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Tensione consigliata: | 22-26 kg |
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A chi la consigliamo
Ai giocatori agonisti dallo stile classico che preferiscono i colpi piatti alle rotazioni esasperate e amano telai con un buon compromesso tra inerzia e manovrabilità.Giudizio finale
Bella perché facile da manovrare ma consente comunque di avere feeling e sensaizoni da racchetta pro. Per questo, potrebbe adattarsi anche al giocatore amatoriale in fase di crescita tecnica, soprattutto se ancora in età giovanile. La palla esce facile e, se il livello cresce, si può sempre passare alla versione Pro che mantiene le stesse caratteristiche ma permette (se il braccio lo consente) di tirare più forte con adeguato controllo.La corda ideale
Essendo un telaio molto versatile, si può spaziare. E, volendo cercare i giusti compromessi, la soluzione ibrida resta un’ottima scelta. L’agonista pure può andare sul monofilamento a tensioni medio-alte, quello “amatoriale in fase di crescita” su un multifilo o ibrido.Test in laboratorio
Racchetta agonistica dal peso contenuto ma con bilanciamento abbastanza spostato in testa che offre di conseguenza un valore di inerzia piuttosto buono. L’ovale è un 98 pollici, lunghezza tradizionale, rigidità nella media e profilo tipico da racchetta agonistica, pur senza esasperazioni (22 millimetri costante). Quello che la differenzia da tante altre è lo schema di incordatura da 18 x 20 (che fino a qualche anno fa sarebbe stato la norma) che esalta il controllo rispetto a spinta e rotazioni.Test in campo
Corrado, 42 anni, classifica 4.1Quello che mi ha sorpreso è stata la (relativa) facilità con cui sono riuscito a mettere peso sulla palla, nonostante la massa limitata. I colpi filano via belli dritti, se colpiti di piatto, e la leggerezza aiuta a muovere il telaio e ad anticipare schiaffeggiando la palla veloce. il top non è arduo, anzi, l’impennare la traiettoria è facile, però bisogna fare attenzione a non perdere controllo. Il rovescio in back invece è su livelli di eccellenza.
Lorenzo, 40 anni, classifica 3.5
Bella perché versatile: consente di fare un po’ tutto, dall’attacco puro al mix di potenza e tocco. Sorprende per come si riesce a giocare in fase di recupero, che di solito non è la prediletta delle racchette agonistiche. Non pesa troppo ma la palla esce rapida e il braccio ringrazia.
Marco, 45 anni, maestro di tennis
Per me è ideale perché, dovendo stare in campo 8 ore al giorno, riesco a manovrarla con agio senza troppa fatica. Però, se devo allenare il gruppo degli agonisti, posso spingere senza problemi e tenere il ritmo. Insomma, un mix perfetto.
Paola, 25 anni, classifica 4.1
Uso racchette più potente, più profilate. Però non mi sono trovata male perché si manovra con facilità e l’impatto non è così duro. Gioco quasi solo piatto e la palla esce rapida, ma non come con racchette da 300 grammi e tubolari (si dice così?).
Marco, 40 anni, classifica 4.1
Io gioco tutto arrotato, alla Muster. Ma adesso che fatico di più a spingere, mi sono spostato su racchette tipo Head Extreme o Babolat Pure Drive. Rispetto anche a questa Radical, si arrota e si spinge con minor fatica. Certo, ogni tanto scappa e devi tenere sotto controllo la tensione delle corde, ma a pari condizioni reagiscono meglio alla fase di spinta con rotazione.
Raffaele, 34 anni, classifica 3.2
Bella è bella, ma la Prestige è un’altra cosa. Mettiamo che fossero dei vini: la Radical la usi per una bella cena, la Prestige per un’occasione speciale. Ci siamo capiti?
Fabio, 44 anni, classifica 4.2
Non fosse uscita la Prestige S sarebbe stata la mia racchetta. Ma alla fine la Prestige S mi offre sensazioni ancora migliori, di ugual spinta ma maggior controllo e sensibilità.