La “Djokovic” in versione leggera promette spettacolo: 300 grammi che si manovrano con agio e offrono potenza e feeling. Sarà tra le racchette più apprezzate del 2013.
Il nostro video esclusivo sulla Head YOUTEK Graphene 300 MP
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Di Lorenzo Cazzaniga – 21 febbraio 2013
SCHEDA TECNICA
(racchetta incordata)
Lunghezza: 68,5 cm
Ovale: 100 pollici
Peso: 312 grammi
Bilanciamento: 33,3 cm
Profilo: 22,5-22,5-21,5 mm
Rigidità: 66 RA
Inerzia: 320 punti
Schema di incordatura: 16 x 19
Tensione consigliata: 23-27 kg
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A CHI LA CONSIGLIAMO
Al giocatore completo a tutto campo, che ama colpire piatto o con leggera rotazione e cerca una viva sensibilità all’impatto. Ideale per giocatori dal tennis abbastanza classico, senza eccessive rotazioni
DATI DI LABORATORIO
Lunghezza tradizionale, ovale classico da 100 pollici, peso da 300 grammi più le corde e bilanciamento leggermente verso la testa per aumentare un’inerzia che non è niente male. Il profilo non è estremizzato (come tutte le sue caratteristiche tecniche), così come la rigidità. Lo schema di incordatura da 16 x 19 aiuta la velocità di uscita della palla. Dal punto di vista strutturale, la novità è il Graphene, un materiale posto al cuore della racchetta, leggero quanto resistente, che ha permesso agli ingegneri Head di eliminare peso da quella zona della racchetta (pur mantenendo inalterata la stabilità) e ridistribuirlo meglio nel resto del telaio. Risultato? Un telaio più potente, a parità di peso complessivo.
TEST IN CAMPO
Bellissima. Trova tutti i giusti compromessi. Sarà il graphene, ma la palla esce davvero rapida ma offrendo sensazioni di adeguato controllo. Prende bene le rotazioni ma esasperarle vorrebbe dire non sfruttare la caratteristica principale, cioè quella di poter tirare forte, piatto e con ottima precisione. Il comfort non è niente male (decisamente superiore alla versione Djokovic che infatti è limitata ai super agonisti) e si può picchiare a lungo senza fastidi. Si muove con agio, fattore che aiuta nell’esecuzione del servizio e sotto rete. Ottima anche la sensibilità, che aiuta nei colpi di tocco: si “sente” bene la palla e quindi si azzardano anche soluzione offensive rischiose. In fase di recupero non è come certe tubolari che la mandano sempre di là: un minimo di spinta e un braccio allenato e sensibile sono necessari.
LA CORDA GIUSTA
Per una racchetta che non estremizza le caratteristiche e che si adatta ad un giocatore completo, la soluzione ibrida appare la più logica. Altrimenti si può spaziare, a seconda dell’utente. I più agonisti opteranno per il monofilo, i meno agonisti per il multifilo. La tensione media consigliata è da 24-25 kg.
THE TESTER
Lorenzo, 41 anni, classifica 3.4
Bella perché si picchia con grande controllo e conseguente fiducia. Certo, le tubolari sono più facili ma se non si arrota tanto e si cerca un feeling più tradizionale all’impatto, questa 300 MP è davvero interessante.
Paolo, 24 anni, classifica 3.1
Ero curioso di testare soprattutto la Djokovic. Alla fine, forse forse, scelgo la 300. Non perdo così tanto in potenza/controllo e, invece, guadagno molto in comfort. A inizio partita userei la Djokovic, al terzo set la 300 MP! In generale, 51% per la 300 MP.
Fabiana, 29 anni, classifica 3.5
Gioco tutto piatto e uso lo spin solo per aprirmi gli angoli con gli “strettini”: oh, escono di quelle pallate. Però, chissà come, sento di avere grande controllo. Il feeling è davvero ottimale e il braccio non si stanca.
Luca, 45 anni, classifica 4.2
Niente, tengo la Instinct. La manovro con più facilita e mi prende meglio le rotazioni. Faccio tutto uguale ma con maggior comfort e più profondità nei colpi.
Giampaolo, 55 anni, classifica 4.1
Gioco prevalentemente in doppio e mi piace la manovrabilità. Ne trovi anche di più maneggevoli, ma con queste altre si perde troppo inconsistenza nei colpi. Qui si tira forte ma senza aver la sensazione di muovere una clava. L’impatto è bello secco ma la palla esce rapida. Sarà ‘sto graphene?
Fabio, 42 anni, maestro
Oddio, per far lezione opterei sempre per una tubolare stile Head Extreme, ma per giocare è un buon compromesso tra le super agonistiche e le super leggere. Chi gioca a tutto campo e senza eccessiva rotazioni (comunque meglio il back del top) può trovare viva soddisfazione.
IL GIUDIZIO FINALE
Molto bella, con un ottimo compromesso tra potenza e controllo, maneggevolezza e comfort. Bisogna trovare il giusto set up con le corde per mantenere gli equilibri oppure spostare tale equilibrio verso la potenza o il controllo/rotazioni. In generale permette di fare tutto e di farlo al meglio (delle proprie possibilità). Si tira più forte rispetto alla precedente versione, senza perdita di precisione.
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