Già dall’Australian Open vedremo in mano ai giocatori le nuove Speed. Per Jannik Sinner però solo un’identità estetica. Ecco realmente cosa impugna
Le nuove Speed Auxetic 2.0
Come è tradizione, con l’inizio del nuovo anno e soprattutto con un palcoscenico di prestigio come l’Australian Open, le aziende di racchette iniziano a presentare le novità 2024.
Il piatto forte di Casa Head è il rinnovo della collezione Speed, attesa nei negozi il 18 gennaio, linea sicuramente di successo, anche perché può contare sulla promozione di due tra gli atleti più richiesti del momento: il numero uno del mondo Novak Djokovic e il nostro Jannik Sinner.
La nuova famiglia Head, composta da 5 modelli di decrescente difficoltà (Pro, Mp, Mp L, Team e PWR), punta sull’aggiornamento della tecnologia Auxetic 2.0, studiata per migliorare sensibilità e comfort del telaio, mentre i dati tecnici non si differenziano dalle passate edizioni.
Esteticamente, le Speed 2024 confermano l’alternanza di bianco e nero ma sono dotate di una speciale laccatura, morbida al tatto, per trasmettere un feeling diverso con la racchetta non appena impugnata.
Sinner si presenterà con la nuova veste grafica già dal Kooyong Classic, dove parteciperà alla tradizionale esibizione di inizio stagione, ma la racchetta da lui impugnata sarà solo esteticamente identica a quelle vendute in negozio, come ormai accade da decenni a quasi tutti i pro.
La racchetta di Sinner
Jannik infatti è fedele a un modello Head Speed Graphene Touch datato 2015, naturalmente customizzato secondo le sue esigenze.
Nello specifico, come peso la racchetta di Jannik non si discosta molto dal modello base Mp, misurando 325 grammi (corde incluse); stranamente leggera per un giocatore del suo livello! Il bilanciamento, al contrario, è molto spostato verso la testa (33,3 cm), generando uno swingweight di 340 kg/cm2, decisamente più impegnativo e professionale. Il piombo aggiunto ai lati, oltre all’aumento dell’inerzia, contribuisce a migliorare la stabilità del telaio, lato debole dei modelli 2015. Chiaramente questa modifica riduce la maneggevolezza del telaio, che Jannik tuttavia sembra gestire in modo egregio.
La scelta di Jannik su corda e tensione
Come molti altri ambassador Head, Jannik utilizza per il proprio telaio il monofilamento Head Hawk, di calibro 1,30, corda in poliestere con un alto livello di controllo e un ottimo tocco.
Questi monofilamenti in poliestere si caratterizzano per un’alta rigidità, motivo per cui la tendenza tra i pro è di utilizzare tensioni mediamente basse, ben al di sotto dei 25 kg – Jack Sock e John Isner addirittura arrivano sino a 15 kg – sia per tutelare le proprie articolazioni, sia per una migliore giocabilità. Non Sinner, che ha scelto di affidarsi a una delle tensioni più alte del tour, intorno ai 28 kg, forse retaggio dei tempi in cui il giovane Jannik era solito incordarsi da solo i telai (utilizzando macchine incordatrici meno professionali, non era inusuale che a una tensione impostata di 28 kg corrispondessero di fatto almeno 1-2 kg meno).
Una tensione alta garantisce ovviamente un ottimo controllo, qualità di cui Sinner necessita per bilanciare colpi molto veloci e potenti.
Avendo un passato da “stringer”, Jannik è molto attento a qualunque dettaglio riguardi i suoi attrezzi del mestiere. Tutte scelte molto consapevoli le sue, il che è tutt’altro che scontato, persino tra professionisti.
Ma, si sa, quando si parla di Sinner, nulla è lasciato al caso.