Per stabilire se una palla è dentro o fuori, fa fede esclusivamente il segno lasciato sul terreno. Tuttavia, è capitato più di una volta che la decisione del giudice di sedia fosse diversa da quanto segnalato dalla tecnologia, utilizzata solamente a uso e consumo degli spettatori. Si è dunque ventilata l’ipotesi che Hawk-Eye potesse essere utilizzato anche sulla terra battuta. Per questo, Cristopher Clarey del New York Times ha chiesto un parere a uno dei funzionari di Hawk Eye, Peter Irwin. Sostanzialmente, per utilizzare la tecnologia anche sulla terra battuta dovrebbero esserci degli aggiustamenti.
“C’è un elemento che è parte integrante del nostro sistema: misuriamo il campo, ma abbiamo bisogno di misurare anche le ondulazioni del terreno. Quando si gioca sulla terra, ovviamente, il terreno è in continua evoluzione. Insomma, sarebbe necessario più lavoro da parte nostra: in altre parole, dovremmo costantemente ricalibrare il sistema se dovesse essere utilizzato in forma ufficiale”.
Il concetto è semplice: su un campo in cemento basta una sola calibrazione a inizio torneo, poiché la superficie non cambia. Un po’ diverso per l’erba, dove il “falco” viene calibrato costantemente. “Ma sulla terra sarebbe necessario molto lavoro in più”. Al di là della necessità di un maggiore impiego di risorse umane, sul piano tecnico non ci sarebbero altri impedimenti: Mini vortici causati dal vento, pioggia ed eventuali aggiustamenti minori non creerebbero problemi alla qualità e alla precisione dei rilevamenti. Tuttavia, gli organizzatori del Roland Garros non hanno intenzione di adottare occhio di falco: si fidano dell’occhio umano e della “scientificità” del segno. Per adesso, non c’è un solo torneo su terra che adotti la tecnologia.
Hawk Eye su terra? Difficile, ma non impossibile
La polvere di mattone è l’unica superficie dove occhio di falco non viene utilizzato in via ufficiale. I suoi tecnici spiegano che sarebbe possibile, ma il sistema andrebbe ricalibrato con grande frequenza. Sul cemento non è necessario, sull’erba meno. Il Roland Garros non sembra interessato.