Lo spagnolo si aggiudica la sesta edizione dell’Aspria Tennis Cup, battendo in finale Evgeny Korolev, ritiratosi sul punteggio di 6-4 3-0…

È Albert Ramos il vincitore della sesta edizione dell’Aspria Tennis Cup – Trofeo CityLife, il cui ultimo atto ha visto imporsi lo spagnolo sul kazako di origine russa, Evgeny Korolev, ritiratosi sul punteggio di 6-4 3-0 per una non meglio specificata sensazione di debolezza. Astenia, è stata questa la diagnosi del medico accorso durante l’ultimo cambio campo. Sino a quel momento il kazako non aveva lasciato trapelare alcun particolare disagio di carattere fisico. Con il senno di poi, la rassegnatezza con cui Korolev ha affrontato quelli che poi si sarebbero rivelati gli ultimi game del match, si spiega anche con la consapevolezza di non essere al 100% contro un avversario, per contro, decisamente brillante dal punto di vista fisico. 

 

Nel primo parziale i due coetanei, entrambi classe 1988, separati all’anagrafe da soli 28 giorni, avevano dato vita a un incontro molto combattuto sin dalle prime battute. Il break messo a segno subito in apertura da Korolev, al termine di un secondo gioco durato ben 18 punti, si rivela ben presto illusorio per il russo. Il controbreak a zero, operato da Ramos, spegne le velleità di fuga del cugino di Anna Kournikova, il cui temibile dritto quest’oggi funziona a intermittenza. E’ il servizio a tradire Korolev che, in tre turni di battuta (nel terzo, quinto e settimo game), riesce a collezionare complessivamente soli tre punti. I tre break di fila subiti dal kazako, spianano la strada al 6-4 in favore di Ramos che, partito un po’ contratto, riesce a contenere con sempre maggiore facilità le accelerazioni di Korolev, prendendo in mano le redini del gioco con il dritto.

 

In apertura di secondo parziale, Evgeny perde subito il servizio non concretizzando un vantaggio di 40-15. E’ il segnale della resa per il kazako che appare davvero sfiduciato e incapace di imbastire la benché minima reazione.

 

Per Ramos si tratta del terzo titolo a livello challenger, dopo quelli vinti a San Sebastian e Siviglia lo scorso anno, sempre sulla terra battuta. Grazie a questo successo, l’iberico migliorerà il suo best ranking, portandosi a ridosso dei primi 85 giocatori del mondo. Nonostante la sconfitta nell’ultimo atto, resta comunque positivo il bilancio finale di Korolev alle prese con una difficile risalita, dopo l’infortunio al gomito destro che lo ha tenuto a lungo lontano dai campi, facendolo precipitare in classifica, lui che ha già giocato una finale Atp a Delray Beach nel 2009, e tre semifinali, a Las Vegas nel 2007, a Valencia nel 2008 e a Houston nel 2009.

 

Si chiude così un torneo di alto livello, che prosegue la buona tradizione degli ultimi anni. Il nome di Albert Ramos va a impreziosire un albo d’oro che può vantare la presenza di giocatori dal best ranking abbondantemente radicato nei Top 100 Atp (Gil 62, Di Mauro 68, Gabashvili 59, Ventura 37, Odesnik 77).

 

L'Aspria Tennis Cup ha consacrato una volta di più la scuola spagnola, presentatasi qui a Milano forte delle prime tre teste di serie. L’uscita di scena delle prime due, Pere Riba (eliminato dal nostro Stefano Galvani) e Ruben Ramirez-Hidalgo (costretto ad alzare bandiera bianca contro Korolev) ha spianato la strada a Ramos che così diventa il secondo tennista iberico a imporsi sui campi dell’Aspria Harbour Club dopo il successo di Santiago Ventura nel 2007.

 

Poco prima della finale del torneo challenger si era conclusa anche una delle tante manifestazioni di contorno che hanno caratterizzato questa edizione dell’Aspria Tennis Cup, culminate con il Trofeo leBebè, torneo a inviti riservato ad alcuni tra i migliori Under 10 d’Italia. La vittoria finale è andata nel maschile a Marco Salvaderi, tesserato per il Tc Milano “A. Bonacossa”, e nel femminile a Cristina Tiglea del Tc Ambrosiano.

Oltre alla soddisfazione per la vittoria finale, i due “campioncini in erba” hanno vinto uno stage di una settimana presso l’Accademia Sanchez-Casal.

 


Ufficio Stampa