Una domenica indimenticabile per il tennis italiano con due azzurri e il doppio in finale: Sinner e Bolelli/Vavassori hanno sorriso, Musetti non ha sfigurato

Neanche ci fosse di mezzo un gemellaggio! Già, una di quelle unioni tra città e città colorite da ampollosi discorsi e scambio di gagliardetti sgargianti. Macché, per adesso Halle e Londra divergono felicemente in tutto: lingua, dimensione, mentalità, alimentazione. Perfino nel modo di guidare!
Da ieri, in comune avrebbero le due splendide finali giocate da Sinner e Musetti sulle rispettive erbette.
Un’occasione d’oro, per le due municipalità, di strizzare l’occhio a un possibile connubio dai tratti tutti anglo-sassoni. Poco importa se a fornirla siano atleti di un Paese terzo e non proprio assessori locali, quel che conta sono le motivazioni e quelle condivisibili in questa domenica d’inizio estate 2024 non sono da poco.

Al punto da concedere ai relativi Borgomastri, la possibilità di rintracciare nelle finali in questione le ragioni vere per una possibile fratellanza tale e tanto è stato lo spettacolo offerto in contemporanea dai due tennisti del vecchio Stivale. A 300km abbondanti l’uno dall’altro i due hanno sciorinato di tutto e di più, seppure con esito diverso, tanto da meritare una celebrazione. Sarebbe come prendere due piccioni con una sola fava: sottolineare il valore divulgativo del bel gioco e riconoscere al tennis italiano la possibilità attuale di poter stringere gemellaggi col resto del mondo.