Miracolo di Joao Lagos: in poco più di un mese, il Portugal Open trova quasi 2 milioni di euro e si salva dopo aver rischiato la sparizione. Ma il futuro resta un'incognita.
Joao Lagos è riuscito a portare Roger Federer a Oeiras
Di Riccardo Bisti – 7 marzo 2014
Joao Lagos era salito alla ribalta una quindicina d’anni fa, quando portò a Lisbona un’edizione delle ATP World Tour Finals. Dopo 13 edizioni al Madison Square Garden di New York e 10 in Germania (Francoforte e Hannover), il Masters di fine anno sbarcò nel nuovo millennio con un trionfo di Guga Kuerten, vincitore sia su Pete Sampras che su Andre Agassi. Fu un episodio isolato, poiché il Masters si trasferì subito, prima a Sydney, poi a Shanghai, Houston, di nuovo Shanghai e adesso Londra. Fu una specie di miracolo, visto che il Portogallo non è esattamente il paese più sviluppato del mondo. Ma il vero miracolo, Joao Lagos, lo ha fatto nell’ultimo mese, salvando il torneo ATP-WTA di Oeiras (ex Estoril) da un tracollo finanziario che avrebbe cancellato un torneo che quest’anno festeggerà la 25esima edizione. Sarebbe stata una beffa, poiché per la prima volta il tennis portoghese ha un giocatore da top-50 (Joao Sousa). Lo scorso 30 gennaio, quando il mondo del tennis era ancora abbagliato dall’Australian Open, Lagos lanciava il grido di dolore. “In questo momento abbiamo coperto appena il 40% delle spese: ci manca una cifra oscillante tra il milione e mezzo e i due milioni di euro”. Nato nel 1990, l'evento si è chiamato per anni “Estoril Open”, poi è diventato Portugal Open per valorizzare la location di Jamor, nei pressi di Oeiras. Ma ha rischiato seriamente di scomparire, ucciso da una crisi economica che non lo avrebbe più risollevato. Lagos ha invocato il senso della patria e la classe politica per salvare un torneo in programma dal 28 aprile al 4 maggio.
Il miracolo si è compiuto. Con un messaggio quasi esagerato nei toni, i social network hanno annunciato il mantenimento del torneo scrivendo “Habemus Open”. E Joao Lagos ha confermato di essere un organizzatore coi fiocchi. Chssà cosa sarebbe stato capace di fare se avesse vissuto in un altro paese. “Con le difficoltà note a tutti, la 25esima edizione del torneo si può considerare un miracolo” ha detto. Tuttavia, il torneo potrebbe ancora cambiare nome. La denominazione “Portugal Open” potrebbe essere ceduta a qualche azienda che volesse diventare title sponsor. Ovviamente, la priorità è per i brand portoghesi. Di questi tempi, tuttavia, anche una partnership straniera andrebbe bene. “Mi sono sempre opposto a questa soluzione a causa del mio senso della patria – continua Lagos – ho ricevuto numerose offerte, anche molto vantaggiose, sin dalla prima edizione del torneo, ma adesso è giunto il momento di valutarle. Dopo quello che è successo, non si può escludere nulla”. Il Portugal Open è uno dei quattro tornei combined su terra battuta. Gli altri sono Roma, Madrid e Roland Garros. Nato come tappa ATP, ha aggiunto il torneo femminile nel 1999. Il futuro dipenderà anche dal successo di questa edizione, cui prenderanno parte ex top-5 come Nikolay Davydenko e Vera Zvonareva. L’entry list sarà pubblicata il 17 marzo, ma è difficile ipotizzare se David Ferrer e Stanislas Wawrinka, finalisti della passata edizione, ci saranno anche stavolta. Sono lontani i tempi in cui Lagos staccava un assegno a sei zeri e convinceva Roger Federer a partecipare (era il 2008). Adesso, per sopravvivere, oltre a un miracolo, dovranno sperare in Joao Sousa.
L’eventuale scomparsa di Oeiras avrebbe creato un grosso problema al calendario ATP. Con la morte del torneo di Belgrado, la cui licenza non è stata riacquistata, c’è stata il rischio che in quella settimana si giocasse solo l’ATP di Monaco di Baviera. In realtà, il calendario 2015 ha previsto la nascita di un nuovo torneo, sempre in quella data. L’ATP aveva annunciato lo svolgimento di trattative, ma ad oggi non ci sono novità. La faccenda sarebbe stata ancor più drammatica per il circuito WTA, visto che Oeiras è l’unico torneo in programma nella settimana a cavallo tra aprile e maggio (e dovrebbe essere così anche nel 2015). Per quest’anno se la sono cavata, ma il futuro è pieno di nubi. E Joao Lagos, ex discreto giocatore (è stato campione assoluto portoghese, oltre ad aver giocato in Coppa Davis), non è più giovanissimo. Ha 70 anni e potrebbe anche stufarsi. A quel punto potrebbero essere guai, a meno che Jorge Mendes, il potentissimo manager di Cristiano Ronaldo, che ha inserito Sousa nella sua scuderia, decida di entrare anche nel tennis. Ma questa, ad oggi, è fantascienza pura.
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