Robin rimonta un Kohlschreiber troppo nervoso e conferma il titolo dello scorso anno. Per l’olandese, impegnato oggi nel primo turno olimpico, è il secondo titolo Atp in carriera…

di Francesco Camanzi – foto getty images

 

ATP 250, Kitzbuhel

"Sono felice di aver vinto oggi. Non penso che molti giocatori abbiano vinto qui per due anni consecutivi. Non accade molto spesso di questi tempi e per questo ne sono molto fiero"

Sprizza gioia da tutti i pori Robin Haase, 25enne, olandese di The Hague, al suo secondo titolo ATP in carriera, giunto ancora una volta sulla terra rossa di Kitzbuhel. Certo, non saranno gli Slam in fila di Federer che – si sa – pratica un altro sport. Di sicuro, però, la soddisfazione del numero 42 del ranking è giustificata. Perchè vincere a distanza di un anno, riconfermarsi, è segno di tenuta, concentrazione e lavoro assiduo. Prerogative imprenscindibili del tennis moderno, che si tratti di Haase o di Federer.

 

Nell'epilogo finale del torneo Haase si è imposto su Philipp Kohlschreiber. Il tennis del tedesco ha funzionato a corrente alternata, complice l'interruzione per pioggia e i passaggi a vuoto stimolati dalle continue variazioni dell'olandese. Nel primo set gara all'insegna dell'equilibrio: avanti "on serve" fino al tie-break thriller, costellato di errori e chiuso da uno sciagurato doppio fallo di Haase. Nel secondo parte forte il defending champion, (vittorioso l'anno scorso su Albert Montanes), break in apertura e una scioltezza di palla ritrovata. Tre break complessivi pongono il sigillo sul 6-3 che vale l'aggancio. Un set pari. Nella partita finale Kohlshcreiber le prova tutte ma il nervosismo lo tradisce, così, dopo un sesto game combattutissimo, Haase può scappare sul 6-2 finale e abbandonarsi al dolce sapore della terra rossa d'Austria. 

 

CLICCA QUI per gli highlights della finale

 

R. Haase b. P. Kohlschreiber 67(2) 63 62