Tommy sconfigge il campione uscente per 6-3, 7-6(3) e conquista il suo primo Bmw Open al termine di una settimana praticamente perfetta… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

Che il Bmw Open 2013 fosse un affare per i padroni di casa era apparso chiaro fin dalle semifinali, dove sono approdati tre tedeschi su quattro. E che Tommy Haas fosse in una settimana magica era altrettanto evidente dopo le autentiche lezioni di tennis impartite a Florian Mayer nei quarti e a Dodig in semifinale. Il 35enne di Amburgo non stecca nemmeno nell'ultimo atto del torneo bavarese e sconfigge il campione uscente Philipp Kohlschreiber per 6-3, 7-6(3)

Dopo un inizio molto equilibrato, nel quarto game Kohlschreiber spara in corridoio un paio di dritti non impossibili e consegna all'avversario il break decisivo. Da parte sua Haas conferma il vantaggio portandosi sul 4-1 e conduce in porto con sicurezza la prima frazione, tenendo il servizio a zero e chiudendo per 6-3 dopo poco più di mezz'ora.

Il secondo set si apre nel migliore dei modi per Tommy che pronti via strappa la battuta al 29enne bavarese e poi allunga sul 2-0. Kohlschreiber paga qualche gratuito di troppo e, dal punto di vista tattico, non riesce a spostare Haas da una parte all'altra del campo come vorrebbe, concentrando troppo centralmente gli scambi. Nell'ottavo gioco Haas trova un cross di dritto perfetto e sale sul 5-3 guadagnandosi la chance di servire per il match.

Nel momento più delicato però Haas commette un doppio fallo e si fa brekkare dall'avversario che riapre incredibilmente l'incontro trascinandolo al tie break. Nonostante abbia fallito il primo colpo del ko, Tommy è troppo esperto per scomporsi o perdersi d'animo anzi, resta concentratissimo e chiude il tie break per 7-3.

Tommy Haas supera meritatamente il campione in carica Kohlschreiber e conquista il suo primo Bmw Open. E' il 14esimo titolo in carriera per il tennista di Amburgo nonché la terza vittoria nei cinque scontri diretti con Philipp. Dopo aver sorpreso tutti sconfiggendo Federer nella finale 2012 di Halle, per Tommy è iniziata una seconda giovinezza e la vittoria di oggi, a 35 anni suonati, è la dimostrazione che la classe cristallina può prendersi gioco della carta d'identità.