Il tedesco, nonostante il passare degli anni, resta competitivo ad alti livelli, tant’è che è numero 17 del mondo… di GIORGIO VALLERIS
https://www.youtube.com/watch?v=/ci8GrGUGu4w

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

Il tempo passa per tutti, certo, ma con qualcuno – ovvero con chi è dotato di talento cristallino – è più clemente. Ed è questo il caso di Tommy Haas che oggi ha spento 36 candeline. Alla sua età la maggior parte dei tennisti ha già appeso la racchetta al chiodo. Ma ci sono delle eccezioni di lusso che testimoniano come il talento sia il miglior "siero" di eterna giovanezza. E così il tennista tedesco entra a far parte del ristretto club di tennisti come il vino, quelli che col tempo restano super competitivi anzi, alcuni migliorano perfino. Rod Laver festeggiò i 36 anni nel '74 e lo fece dell'alto della terza poszione mondiale. Nel 1988 Jimmy Connors, alla stessa età, era ancora saldamente nella Top Ten , occupando l'ottava posizione del ranking. 

 

Gli highlights della vittoria di Haas contro Kohlschreiber a Monaco 2013

 

Lo stesso vale per un altro mostro sacro del nostro sport come Arthur Ashe che, nel 1979 era al settimo posto della classifica mondiale. Meglio di lui aveva fatto Ken Rosewall che di anni ne aveva la bellezza di 38 (suonati) quando, nel 1973, occupava la sesta piazza mondiale. E infine Andre agassi che nel 2006, a 36 anni e due giorni ha toccato la 15esima posizione.

 

 

In carriera il tedesco, che è stato numero 2 del mondo nel 2002, è stato condizionato dagli infortuni che ne hanno penalizzato i risultati, pur senza intaccare le doti di tecnica e talento naturale. Ha vinto 15 titoli, il primo a Memphis 15 anni fa, nel 1999 e l'ultimo a Monaco nella passata stagione.