Il tedesco rilascia un’intervista tutta pepe. "Il presidente DTB fa un altro lavoro? Una str…. Il torneo non mi ha pagato il cachet del 2013".

TennisBest – 29 aprile 2014

 
A 36 anni di età è più facile parlare a briglie sciolte. Non hai niente perdere, hai già dato e certe affermazioni non possono avere conseguenze. Se poi hai intascato quasi 13 milioni di dollari di soli montepremi, è ancora più facile. E’ il caso di Tommy Haas, che ha scelto il torneo di Monaco di Baviera per riprendere a giocare dopo un mese e mezzo di stop per i “soliti” problemi alla spalla, operata più volte e ormai sempre più in difficoltà nel sostenere l’attività di un professionista. Haas è ancora al numero 16 ATP, ma difficilmente resterà a questi livelli. Già questa settimana il banco di prova è severo, poiché deve difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Farà il suo esordio contro Alejandro Falla, vincitore di un buon match contro Jarkko Nieminen. Il tedesco è la seconda testa di serie alle spalle di Fabio Fognini, ma il suo rapporto con il BMW Open non è tutto rose e fiori: a quanto pare, deve ancora percepire il cachet per l’edizione 2013, quando tra gli organizzatori c’era Carl Uwe Steeb. Ecco le dichiarazioni più interessanti di Haas in un'intervista rilasciata alla Bild.
 
“Diverse volte ho pensato che era giunto il momento di ritirarsi, che il mio corpo avrebbe detto basta. Ma vorrei essere io a decidere. E’ una questione di testa, però anche gli infortuni hanno avuto i loro lati positivi. Ad esempio, ho potuto stare accanto a mia moglie nel periodo di gravidanza. Ad ogni modo, il ritiro non è lontano. Vedremo quando sarà il momento. Il mio amico Andy Roddick si è alzato una mattina e ha capito che avrebbe dovuto smettere. Adesso è in pace con se stesso. A fine anno deciderò se andare avanti anche nel 2015”.
 
“Monaco di Baviera non mi ha ancora pagato l’ingaggio per il torneo dell’anno scorso. Mi piace giocare il BMW Open, questa settimana c’è la mia famiglia, il nuovo organizzatore Michael Mronz sta facendo un buon lavoro. Certo, Carl Uwe Steeb non si è comportato benissimo, ma di questa cosa si stanno occupando i miei avvocati e il mio manager”.
 
“Il presidente della federtennis tedesca deve conoscere molto bene lo sport e occuparsene a tempo pieno. Non esiste che l’attuale presidente DTB, Karl-Georg Altenburg, faccia un altro lavoro. E’ una str….. assoluta. Mi dicono che Michael Stich sia interessato al ruolo, ma che vuole parecchi soldi. Che problema c’è? Se qualcuno fa un buon lavoro, è giusto che sia retribuito a dovere. E’ tempo di cambiare qualcosa, e le cose non possono andare peggio di ora”
 
“Becker? Io ho adorato il Becker tennista. Giocava ancora quando ho iniziato ed era un grande. La gente non si rende conto dell’ambiente difficile in cui è cresciuto. Secondo me non sapeva bene di chi potersi fidare, se potesse tornare indietro credo che farebbe qualcosa di diverso. Sono felice che adesso lavori con Djokovic: non so se è una scelta al 100% tennistica o c’è anche un po’ di marketing, ma non importa. Il suo problema è che non è al top fisicamente, anche se non ha nemmeno 50 anni”
 
“Di sicuro avrò dei dolori dopo il ritiro, ma non mi lascerò andare. Vivo in America, dove viene data grande attenzione all’aspetto fisico, quindi non ingrasserò. Poi mia moglie non lo accetterebbe mai. Insomma, non mi vedrete mai con la pancia”.