di Pierluigi Villa – foto Getty Images
Un bel poker per Ernests Gulbis, alla quarta finale in carriera con altrettanti titoli vinti, si impone per la prima volta nel torneo ATP 250 di San Pietroburgo, in tre set sullo spagnolo Garcia Lopez, numero 74 Atp per 3-6 6-4 6-0 dopo un'ora e 45 minuti.
Guardando il percorso che li ha portati all'epilogo, che vede da una parte Garcia Lopez capace di eliminare la seconda testa di serie e beniamino del pubblico, il russo Mikhail Youzhny, dall'altra un Gulbis che raggiungeva nel corso del torneo, il record di vittorie stagionale esprimendo il suo miglior tennis, il risultato della finale era quantomai incerto e neanche il conto degli scontri diretti ci aiuta in questo senso, contando una vittoria a testa. Il primo set parte in salita per il vincitore, con un parziale di 6 giochi a 3 per lo spagnolo. Senza paura di essere smentiti possiamo dire che non è stato un set all'altezza di una finale, caratterizzato dai numerosi errori del tennista lettone sceso in campo con un insolito nervosismo.
Nervosismo che lo ha fatto cadere nella rete del suo avversario, fatta di regolarità e di solidità da fondo campo, e non gli ha permesso di esprimersi al suo consueto livello. Numerosi, troppi, gli errori di Gulbis nel primo parziale, tanto che rendono difficile capire dove iniziano i meriti di Garcia Lopez e le colpe del lettone.
Il secondo set sembra una fotocopia del primo, con lo spagnolo che si “limita” a palleggiare da fondo campo in attesa di un errore del suo avversario, che puntualmente arriva. Il parziale scivola via fino al 4-1 per l'iberico, con qualche tentativo estemporaneo, da parte di Gulbis, di cambiare l'inerzia della partita, senza però ottenere il risultato sperato. Unica nota da segnalare in questi primi giochi, sul 2 a 0 Gulbis, dopo l'ennesimo dritto steccato, manifesta il suo malumore rompendo la racchetta. (cimelio che poi regalerà ad un ragazzino in tribuna).
Sul 4-1 e 40 a 0 per Garcia Lopez, nessun avrebbe scommesso un solo euro sul recupero del numero 36 del mondo ed invece, non solo annulla le tre palle per il 5 a 1, ma ottiene il break e infila 5 giochi consecutivi ad un povero Garcia Lopez che non riesce più ad essere così efficace da fondo campo come nel primo set. Con il conteggio dei set in parità, Gulbis sembra decisamente più in palla, il terzo set è poco più di una formalità per il lettone, complice anche un infortunio muscolare che costringe Garcia Lopez a richiedere l'intervento del medico in campo. Alla fine saranno 11 i giochi consecutivi per Gulbis che si aggiudica il set e la finale con un rotondo 6 – 0, forse fin troppo duro nei confronti di un Garcia Lopez che era arrivato ad un passo dal suo terzo successo in carriera.