Ogni volta che Ernests Gulbis rilascia un'intervista bisogna drizzare le antenne. Nei giorni scorsi, il lèttone ha parlato con la stampa del suo paese a margine del successo in Davis contro la Finlandia. Ma ha parlato anche dei colleghi: stavolta ha messo Novak Djokovic nel mirino: "Sono stato davvero felice per alcuni giocatori. E' stato bello vedere Wawrinka e Gasquet in semifinale allo Us Open. Li conosco bene, sono ottimi ragazzi. Ma ce ne sono altri che non mi piacciono più di tanto, come Djokovic. Lo conosco da quando avevo 12 anni. Ci siamo allenati insieme a Monaco di Baviera, abbiamo anche vissuto nella stessa stanza. All'epoca era un ragazzo normale, ma quando ha iniziato ad avere successo i suoi occhi sono cambiati. Non ha mai urlato, ma ho sentito che qualcosa è cambiato in lui. Non mi piace quel tipo di gente. Io amo i personaggi che non cambiano in base al successo o al denaro. Per me è una qualità essenziale: proprio per questo, cerco di non cambiare mai".. Nei giorni scorsi, il lèttone ha parlato con la stampa del suo paese a margine del successo in Davis contro la Finlandia. Ma ha parlato anche dei colleghi: stavolta ha messo Novak Djokovic nel mirino: "Sono stato davvero felice per alcuni giocatori. E' stato bello vedere Wawrinka e Gasquet in semifinale allo Us Open. Li conosco bene, sono ottimi ragazzi. Ma ce ne sono altri che non mi piacciono più di tanto, come Djokovic. Lo conosco da quando avevo 12 anni. Ci siamo allenati insieme a Monaco di Baviera, abbiamo anche vissuto nella stessa stanza. All'epoca era un ragazzo normale, ma quando ha iniziato ad avere successo i suoi occhi sono cambiati. Non ha mai urlato, ma ho sentito che qualcosa è cambiato in lui. Non mi piace quel tipo di gente. Io amo i personaggi che non cambiano in base al successo o al denaro. Per me è una qualità essenziale: proprio per questo, cerco di non cambiare mai".