La Fed Cup che conta scatterà sabato, con i match di primo turno del World Group I e del World Group II. Gli inni nazionali, tuttavia, suoneranno già stamane con i match dei Gruppi Zonali, incubo – speriamo distante – per l'Italia di Tax Garbin. A differenza della Coppa Davis, dove la formula “casa-trasferta” è valida fino alla Serie C, in Fed Cup è facile salire sull'altare, ma non è neanche troppo complicato scendere nella polvere. Se si perde contatto con le prime 16 squadre, si finisce in un calderone da cui non è semplice emergere. Da oggi a sabato, Tallinn ospiterà i match del Gruppo I – Europa-Africa (mentre la zona Asia-Oceania si giocherà a New Dehli e quella americana ad Asuncion). Nella speranza che Chieti porti buone notizie all'Italia, e che ad aprile si possa parlare di World Group I, vale la pena dare un'occhiata a cosa succede a Tallinn. Intanto è sbagliato parlare di “Europa-Africa”, giacché le 14 squadre sono tutte europee, segno dell'enorme difficoltà del tennis africano, specialmente in campo femminile. Le squadre sono divise in quattro gruppi (due da tre, due da quattro): si gioca con la formula del round robin (ogni match è composto da due singolari e un doppio), con la vincente di ogni gruppo che accede al match secco per la promozione. In altre parole, soltanto due squadre su quattordici avranno accesso ai Play-Off per conquistare il World Group II.
DUE CHIARE FAVORITE
Per il secondo anno consecutivo si gioca a Tallinn, sul cemento indoor, e le condizioni climatiche sono complicate: in Estonia fa freddissimo e la formula così densa impone di non sbagliare un colpo. L'evento è iniziato con un ricevimento nella Crown Hall di Tallinn, alla presenza del sindaco Taavi Aas. Nella piazza principale c'è ancora un albero di Natale, per nulla stonato, visto il clima. Dando un'occhiata alle rose, due squadre sembrano nettamente più forti delle altre: Gran Bretagna e Lettonia. Le britanniche hanno Johanna Konta ed Heather Watson, mentre la Lettonia può schierare un duo che – sulla carta – potrebbe essere addirittura competitivo per il titolo: Jelena Ostapenko e Anastasija Sevastova. Detto che le padrone di casa avranno Anett Kontaveit (ma non Kaia Kanepi), sulla carta le gerarchie sembrano chiare. Difficile individuare potenziali outsider: con il forfait di Timea Babos per l'Ungheria, l'unica squadra competitiva potrebbe essere la Polonia di Linette e Frech. Tuttavia, le polacche sono finite nel Pool D, in cui si trova anche la Lettonia. Si gioca al Tallink Tennis Centre e i biglietti costano 20 euro per l'intera competizione, mentre l'ingresso giornaliero è disponibile a 10 euro. Ogni giornata sarà suddivisa in due sessioni: quella mattutina (alle 10) e quella pomeridiana (alle 16). Con due top-10 in campo, certe scene saranno quasi surreali: poco pubblico, match su più campi, tanta confusione. Per l'Italia, dunque, sarà fondamentale evitare queste sabbie mobili. A onor del vero, l'anno scorso non abbiamo praticamente corso rischi. Ripetersi nel 2018 non sarebbe male.
FED CUP 2018 – GRUPPO I, ZONA EUROPA-AFRICA