di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Jarmila Groth ci ha preso gusto e una settimana dopo aver ottenuto il primo scalpo tra le Top10 (la connazionale Samantha Stosur) in quel di Brisbane, conquista a Hobart il suo secondo titolo Wta, pochi mesi dopo il successo conquistato a Guangzhou.
C’è stato un momento in cui si è temuto davvero che il Moorilla Hobart International non dovesse concludersi nelle tempistiche previste, viste le numerose sospensioni dovute alla pioggia che non ha risparmiato nemmeno la Tasmania per tutta la settimana.
Una settimana che ha visto la Groth non concedere che le briciole a tutte le avversarie spazzate via lungo il cammino, così com’era accaduto a Guangzhou dove la slovacca naturalizzata australiana aveva ceduto complessivamente 15 giochi, facendo segnare il primato stagionale.
Ci ha provato Bethanie Mattek-Sands a metterle i bastoni tra le ruote, in una finale pesantemente condizionata dal vento. A decidere il primo set con il punteggio di 6-4 è un break nel 7° game. Il risultato non esprime appieno però il divario tra le due giocatrici in campo. Le redini del gioco sono saldamente nelle mani della Groth che continua, anche nel secondo set, a martellare la statunitense che crolla al servizio, subendo 3 break di fila.
Dopo un’ora e 13 minuti, Jarmila può alzare le braccia al cielo e festeggiare un successo che le permetterà di entrare per la prima volta nelle top-40 migliorando così il suo best ranking. Per la Mattek si tratta della terza finale su tre persa in carriera, dopo le due a Quebec City (nel 2008 da Nadia Petrova, nel 2010 da Tamira Paszek).
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