La russa supera in rimonta Simona Halep per 1-6 6-2 6-3 e conquista il secondo titolo stagionale, il primo nella capitale spagnola… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

Maria Sharapova splende a Madrid. Sarà anche lenta a carburare, ma quando parte non la ferma più nessuno; nuova vittoria in rimonta della russa che supera Simona Halep nella finale del Mutua Open per 1-6 6-2 6-3. Per lei è il secondo titolo stagionale dopo quello di pochi giorni fa a Stoccarda, il 31esimo della carriera. A consegnarglielo una commossa Dinara Safina che ha recentemente ufficializzato il suo ritiro definitivo.

 

Ancora un recupero, proprio come nel quarto di finale contro Na Li quando la 26enne siberiana ha ribaltato il pesante 6-2 subito nel primo parziale. Incassare un 6-1 nel primo set della finale non è cosa semplice: nel primo parziale la Halep domina in lungo e in largo mentre Masha appare impacciata e confusa. Ma una delle doti principali della Sharapova è quella di non mollare mai. E infatti, nel secondo set, Maria allunga subito sulla rumena portandosi sul 3-1. Halep tiene bene il servizio provando a restare in scia, ma non può fare di più. Assolo della Sharapova che, a parte un doppio fallo, non sbaglia più praticamente nulla.

 

La finale si decide all'inizio del terzo e decisivo set. Halep tiene il servizio interrompendo la striscia positiva della russa che durava da quattro giochi. Poi però la bionda siberiana ottiene il break e, dopo una battaglia ai vantaggi chiusa con un dritto vincente che pulisce la riga di fondo, tiene il suo turno di battuta volando sul 3-1. E' il crollo della 22enne di Costanza che nel gioco successivo non ne combina una giusta e regala un altro break all'avversaria perdendo la battuta a 15. In realtà poi Masha si fa strappare malamente il servizio nel sesto gioco ma riesce a gestire senza troppi patemi il vantaggio accumulato.

 

Simona Halep ha fatto vedere a tutti, ancora una volta, di essere avversaria tosta che ha sbagliato pochissimo. Dopo il primo set non è riuscita a sfornare molti vincenti e la maggiore aggressività della russa l'ha costretta sulla difensiva, ma ha anche pagato un dolore intercostale che ne ha condizionato il rendimento nel set decisivo. E comunque ha lottato fino all'ultimo 15 e da domani sarà numero 5 al mondo, a un soffio dalla Azarenka. Maria Sharapova si è confermata su altissimi livelli: ha sbagliato poco al servizio, si è dimostrata reattiva dal punto di vista atletico e ha giocato alla grande sulla diagonale del rovescio. Da domani sarà numero 7 del mondo e andrà a Roma da super favorita. Chi vuole vincere sulla terra rossa, deve fare i conti con lei.