di Roberta Lamagni – foto Getty Images
Il varco della seconda settimana Slam concede all’Italia un solo lasciapassare, ma a un nome noto, quello di Francesca Schiavone. Opposta alla polacca Radwanska, testa di serie numero 10, Francesca mette in campo la grinta e determinazione dei tempi migliori, quelle che di recente sembra ormai riservare ai grandi appuntamenti stagionali (vedi Us Open e Wimbledon 2009). Un periodico 62 è il risultato che traguarda la nostra numero due agli ottavi di finale, ottenuto in soli 80 minuti, senza mai concedere spazi all’avversaria. Giocate cariche, incursioni a rete e solidità da fondo, con queste armi la Schiavo regola la polacca, apparsa impotente per tutto il breve corso del match: 21 punti vincenti e 13 errori non forzati per l’azzurra contro soli 9 winners e 20 “regali” per la maggiore delle sorelle Radwanska. Sul suo cammino ora Venus Williams, che nel tardo pomeriggio australiano ha faticato non poco, dopo un avvio lampo, contro la wildcard australiana Casey Dellacqua. 61 76(4) lo score finale. Il 5 a 0 nei precedenti in favore di Venere farebbe presagire per Francesca un tunnel senza uscita; il fatto che questi match siano stati tutti disputati tra il 2002 e il 2008 un’attenuante che illumina la via. Speriamo l’azzurra possa trarne ispirazione.
Davanti al pubblico della Rod Laver Arena esce di scena Alberta Brianti. Comunque positiva la prestazione della nostra – al terzo turno in un torneo dello Slam per la prima volta in carriera – costretta ad arrendersi a una più incisiva e solida Samantha Stosur, numero 13 del seeding. Primo set equilibrato, nel quale Alberta riesce anche a strappare un turno di battuta alla beniamina di casa sul 3 a 2, per poi subire nell’immediato il contro break. Il primo parziale si decide dunque su pochi “15”. La seconda partita si apre nell’incertezza ma cambia subito marcia sull’1 a 1. Qui la Stosur prende il largo, grazie soprattutto a un uso spregiudicato del servizio, sua miglior arma. Con il punteggio di 64 61 si conclude la favola “downunder” dell’allieva di Matteo Cecchetti, da fine 2009 stabilmente nelle prime 100 (attualmente è numero 73), e con buoni margini di crescita nei prossimi mesi (nel 2009 un infortunio l’aveva infatti costretta a un riposo forzato di oltre un mese).
Altro prestigioso palcoscenico, altra italiana in campo. Sull’Hisense Arena Tathiana Garbin nulla può opposta alla Azarenka. Troppo potenti le bordate della bielorussa per consentire al gioco esperto e smaliziato di Tax di tessere una rete per l’avversaria. 60 62 in un’ora e dieci minuti. Solo una timida reazione della mestrina nell’ultima fase di gioco risolleva parzialmente l’esito di un match altrimenti umiliante. Resta comunque un importante terzo turno in cascina, che all’età di 32 anni non poche atlete possono vantare.
Nessuna sorpresa nei restanti sedicesimi. Serena Williams travolge la Suarez Navarro. Pronti, via: 5 a 0 in poco più di 15 minuti, poi un game che vale un set: 32 punti con 6 palle break e 8 setpoint. L’esito finale dice 60 in 37 minuti. Il secondo parziale, solo apparentemente più incerto, segna un 63. Agli ottavi la numero uno mondiale se la vedrà con la Stosur. Una sfida tra cugine è invece in programma poco più sotto, tra Vika Azarenka e Vera Zvonareva, oggi vittoriosa sull’outsider Dulko. Na Li, dopo aver eliminato in una maratona durata oltre due ore Daniela Hantuchova, attende l’esito del serale tra Shahar Peer e Caroline Wozniacki.
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Risultati
Serena Williams b. Carla Suarez Navarro 6-0 6-3
Samantha Stosur b. Alberta Brianti 6-4 6-1
Vera Zvonareva b. Gisela Dulko 6-1 7-5
Victoria Azarenka b. Tathiana Garbin 6-0 6-2
Na Li b. Daniela Hantuchova 7-5 3-6 6-2
Francesca Schiavone b. Agnieszka Radwanska 6-2 6-2
Venus Williams b. Casey Dellacqua 6-1 7-6(4)