Quarto titolo della carriera per Laurynas Grigelis, che interrompe un digiuno di un paio d’anni e trionfa in casa, sulla terra battuta di Vilnius. Nel Futures da 10 mila dollari che rappresenta l’unico evento internazionale del Paese baltico, l’idolo locale non tradisce le attese. Dopo aver superato con autorità in semifinale il cileno Podlipnik Castillo, numero 1 del seeding, domina nell’ultimo atto il ventenne pugliese Giammarco Micolani: 6-1 6-3 il risultato di un match senza storia, controllato dall’inizio alla fine dal lituano di Brusaporto. Mezz’ora è sufficiente per chiudere il primo parziale, nel quale Micolani concede parecchi errori. Solo qualche difficoltà in più a metà del secondo set, quando Grigelis si fa rimontare da 3-0 a 3-2, prima di rimettere il turbo finendo in scioltezza con un altro break sul 5-3. Partiva favorito nell’ultimo atto, Laurynas, ma vincere quando si ha tutta la pressione addosso non è mai semplice, in particolare di fronte al pubblico delle grandi occasioni. Invece il padrone di casa ha dimostrato maturità e sangue freddo, invertendo un trend negativo che aveva caratterizzato gli ultimi mesi.
“Micolani – spiega Grigelis – era forse un po’ provato dalle altre battaglie della settimana, ma io ho sbagliato poco. Abbiamo pensato a una tattica offensiva ma senza fretta, e la partita si è messa subito in discesa, con un solo momento complicato a metà secondo set. Spero che questo risultato mi dia una bella spinta per il futuro. Di sicuro in Lituania mi trovo sempre bene, dai tornei alla Davis. Qui ho preso il primo punto Atp della mia carriera a 15 anni e adesso ho colto un successo che potrebbe rappresentare una svolta”. Gli fa eco l’allenatore. “L’obiettivo – sottolinea Menga – è di chiudere l’anno intorno al numero 300 Atp, anche se non ci facciamo illusioni. Il programma continuerà dal 26 agosto con qualche Futures, ancora sulla terra. Poi valuteremo cosa fare. Di certo ci sono la serie A1 con Trento, dal 6 ottobre, e un’esibizione a Vilnius il 4 ottobre, con Gulbis e Berankis”. A coronare la splendida settimana di Laurynas è giunto anche il titolo di doppio. La curiosità sta nel compagno di team, proprio il suo coach Giuseppe Menga, dimostratosi ancora molto competitivo malgrado i 37 anni e qualche acciacco fisico. I due hanno superato in finale la coppia Anikanov/Shyla (Ucraina/Bielorussia) col punteggio di 7-5 6-3. Si tratta del primo successo del duo giocatore-coach, dopo tre tentativi falliti all’ultimo atto. Un titolo ancora più inatteso perché un attacco febbrile aveva debilitato Menga proprio il giorno della finale.
Ufficio Stampa