Solo venti giorni fa la vittoria in Romania, oggi quella ancora più bella nel Futures di Vilnius. Di nuovo singolo e doppio, bottino pieno, ma stavolta sui campi in terra del suo Paese d'origine, dove tutti lo aspettavano, dove tutti tifavano per lui. Laurynas Grigelis centra il titolo numero 13 della carriera in singolare, il terzo di un 2015 che sta prendendo quota dopo una primavera avara di soddisfazioni. Nella President Cup della Capitale baltica, il 23enne di Costa di Mezzate ha regolato in finale senza troppe difficoltà il 21enne russo Ronald Slobodchikov, che aveva sorpreso all'esordio l'altro idolo locale Mugevicius. Malgrado quattro turni di battuta ceduti al suo rivale, Grigelis ha concesso soltanto cinque game nel complesso, chiudendo per 6-3 6-2 e tenendo fede al pronostico che lo vedeva nettamente favorito di fronte alla rivelazione della settimana.
Per Laurynas si tratta del bis nel Futures lituano dopo il successo di due anni fa, quando proprio da Vilnius cominciò una bellissima corsa verso il filotto di sei tornei Itf. Una vittoria che non era scontata, però, all'inizio della settimana, come dimostra il risultato di una semifinale tutt'altro che agevole contro lo spagnolo Gerard Granollers Pujol, sconfitto in rimonta nella giornata di venerdì per 4-6 6-2 6-3. In precedenza, invece, erano caduti il bielorusso Liutarevich, l'olandese Griekspoor e il russo Nedelko, costretto al forfait per un problema fisico.
Il rapporto tra finali vinte e giocate in singolare per l'atleta cresciuto con lo staff di Ro.Ma. Sport è ora di 13 su 16, uno dei migliori in assoluto nel circuito. Le uniche tre sconfitte sono quelle di Brusaporto 2010, Taverne 2013 e Loughborough 2014. In doppio, Laurynas ha colto il quindicesimo centro in carriera, in coppia con il connazionale Lukas Mugevicius: battuta per 13-11 al 'match tie-break' la coppia formata dal lettone Libietis e dall'americano Reese. Alla fine è solo festa, con il boato delle tribune gremite di appassionati, gli abbracci della fidanzata e i complimenti di coach Beppe Menga, che vorrebbe vederlo altrettanto competitivo e vincente pure un gradino più su, a livello Challenger. Quell'obiettivo per cui tutto lo staff continua a lavorare, da oggi con un po' di energia e ottimismo in più.