Quando l’amicizia sfocia in un articolo: Caroline Wozniacki ha scritto su Sports Illustrated per sostenere la candidatura di Serena Williams a Sportiva dell’Anno. “Mi è stata vicina nel momento del bisogno”.

TennisBest – 4 dicembre 2014

 
Sports Illustrated è il più importante magazine sportivo al mondo. E non c’è dubbio che il suo premio di Sportivo dell’Anno sia particolarmente ambito. Tra le nomination per il 2014 c’è anche una tennista: si tratta di Serena Williams, numero 1 WTA e vincitrice di sette tornei (tra cui lo Us Open). Per alcuni candidati (trovate la lista qui), Sports Illustrated ha chiesto a un collega di sostenerne la candidatura. Per Serena è arrivato il sostegno di Caroline Wozniacki. La loro amicizia è esplosa in primavera, dopo che la danese è stata piantata dal promesso sposo Rory Mcllroy. E Caroline non ha dimenticato la vicinanza di Serena nel momento più difficile: l’ha voluta ringraziare con questo articolo, scritto in collaborazione con Jamie Lisanti.
 
Di Caroline Wozniacki

Quando passi attraverso momenti difficili scopri chi sono i tuoi veri amici. Serena Williams è stata una delle prime ad esserci per me quando la scorsa primavera è terminato il mio fidanzamento. Non era tenuta a farlo – ha la sua vita, i suoi problemi e una carriera di cui preoccuparsi – ma era lì quando avevo bisogno di qualcuno a cui appoggiarmi. Abbiamo parlato al telefono e mi ha detto che sarebbe stata dura recuperare, ma che quando ce l’avrei fatta sarei diventata una persona più forte. E oggi la sono. Sul campo, nel 2014, non ha avuto il suo miglior anno. Non ha tenuto i suoi standard da Hall of Fame. Ci sono stati ritiri, infortuni, la malattia a Wimbledon e le sconfitte premature in alcuni tornei. Ma ha anche vinto lo Us Open – 18esimo Slam della sua carriera – e altri sei titoli WTA, tra cui il Miami Open, il Western & Southern Open di Cincinnati e il Brisbane International in Australia. E’ impressionante che sia rimasta competitiva per così tanto tempo. E’ stato il suo 18esimo anno nel tour: in media nel vince 3,6 all’anno, per un totale di 64. Ma non sono i suoi successi sportivi a renderla ammirevole. Lei mi ispira come persona, per questo l’ho scelta come Sportiva dell’Anno. Serena è sempre preoccupata per la sua famiglia e i suoi amici. E’ sempre fedele alla sua parola e non cambia mai la sua personalità per qualcuno o qualcosa. Nel corso della sua carriera è rimasta fedele a se stessa, e penso che sia davvero ammirevole.
 
Trovo che sia un ottimo modello per i giovani, indipendentemente dal fatto che vogliano diventare tennisti professionisti. Quando si occupa di aspetti commerciali, non si limita a vendere il suo nome a un produttore: ha creato la sua linea di abbigliamento e non solo ha contribuito alla progettazione dei prodotti, ma ha anche dato una mano per definire lo stile e personalizzare le operazioni. Inoltre è molto importante il rapporto con i fans: lei è sempre disponibile a firmare autografi o a posare con un sorriso per le foto di rito. La sua fondazione benefica, la Serena Williams Foundation, è molto attiva: ha dato una mano a un paio di scuole in Kenya, ha dato borse di studio negli Stati Uniti e ha fornito un sostegno concreto dopo il disastro ad Haiti. Lei e sua sorella Venus hanno anche contribuito a restrutturare un Centro Tennis a Washington. I suoi sforzi nel dare qualcosa agli altri sono una rappresentazione molto positiva del tennis. Quando ci affrontiamo sul campo da tennis stiamo lottando per lo stesso obiettivo e facciamo del nostro meglio, perchè vogliamo vincere. Tutto il resto viene messo da parte. Alle WTA Finals di Singapore, lo scorso ottobre, mi ha battuto 7-6 al terzo in semifinale, poi ha vinto il torneo. Per me è stata una sconfitta molto dolorosa e mi brucia ancora, ma non è stata l’unica volta in cui mi ha battuto. Quest’anno ci ho perso quattro volte: alla Roger Cup di Montreal, al Western & Southern, in finale allo Us Open e a Singapore. E’ stata senza dubbio la mia avversaria più difficile nel 2014. Quando giochi contro Serena, stai giocando contro una combattente e agonista feroce, ma fuori da campo è grande con i fans, gli amici e la famiglia. Penso che questo mostri una grande atleta e una vera campionessa. Il mio unico problema è che sono stufa di perdere contro di lei. Così gliel’ho detto: “Attenta, nel 2015 punto a batterti!”.