Jelena Jankovic se lo meritava. Ha iniziato a giocare in Fed Cup nel 2001, quando la Serbia non "correva" ancora da sola. Ha sempre risposto alle convocazioni (a differenza di Ana Ivanovic) e ha mostrato un attaccamento alla bandiera degno di quello di Novak Djokovic. Ed è stata lei a consegnare alla Serbia il punto decisivo che regala al paese balcanico la prima finale della sua breve storia. Dopo l'1-1 nella prima giornata, Ana Ivanovic aveva indirizzato il match battendo in tre set Anastasia Pavlyuchenkova, ostinatamente schierata dal capitano russo Tarpischev (3-6 6-0 6-3 lo score), mentre la Jankovic ha giocato una partita spettacolare contro Svetlana Kuznetsova, battuta 6-1 6-4. C'è stato match solo nel secondo set, quando "Sveta" è salita 3-0, ma la Jankovic desiderava questa vittoria più di ogni altra cosa. Con un parziale di sei giochi ad uno ha spedito la Serbia in finale. Adesso le ragazze di Dejan Vranes dovranno battere la Repubblica Ceca in trasferta per imitare i colleghi maschi, che nel 2010 portarono a Belgrado la Coppa Davis. Chissà che questa impresa non consenta alla Jankovic (n. 18 WTA ed ex n. 1) di tornare competitiva anche nel circuito dopo un periodo difficile, in cui è rimasta senza coach e senza motivazioni. Adesso ci proverà con Zeljko Krajan, che tra l'altro era presente a Mosca. I primi effetti benefici sono arrivati.RUSSIA – SERBIA (Mosca, terra indoor) 1-3
Jelena Jankovic b. Anastasia Pavlyuchenkova 6-4 6-3
Svetlana Kuznetsova b. Ana Ivanovic 6-2 2-6 6-4
Ana Ivanovic b. Anastasia Pavlyuchenkova 3-6 6-0 6-3
Jelena Jankovic b. Svetlana Kuznetsova 6-1 6-4
Pavlyuchenkova / Vesnina vs. Jovanovski / Krunic
Jelena Jankovic se lo meritava. Ha iniziato a giocare in Fed Cup nel 2001, quando la Serbia non "correva" ancora da sola. Ha sempre risposto alle convocazioni (a differenza di Ana Ivanovic) e ha mostrato un attaccamento alla bandiera degno di quello di Novak Djokovic. Ed è stata lei a consegnare alla Serbia il punto decisivo che regala al paese balcanico la prima finale della sua breve storia. Dopo l'1-1 nella prima giornata, Ana Ivanovic aveva indirizzato il match battendo in tre set Anastasia Pavlyuchenkova, ostinatamente schierata dal capitano russo Tarpischev (3-6 6-0 6-3 lo score), mentre la Jankovic ha giocato una partita spettacolare contro Svetlana Kuznetsova, battuta 6-1 6-4. C'è stato match solo nel secondo set, quando "Sveta" è salita 3-0, ma la Jankovic desiderava questa vittoria più di ogni altra cosa. Con un parziale di sei giochi ad uno ha spedito la Serbia in finale. Adesso le ragazze di Dejan Vranes dovranno battere la Repubblica Ceca in trasferta per imitare i colleghi maschi, che nel 2010 portarono a Belgrado la Coppa Davis. Chissà che questa impresa non consenta alla Jankovic (n. 18 WTA ed ex n. 1) di tornare competitiva anche nel circuito dopo un periodo difficile, in cui è rimasta senza coach e senza motivazioni. Adesso ci proverà con Zeljko Krajan, che tra l'altro era presente a Mosca. I primi effetti benefici sono arrivati.
RUSSIA – SERBIA (Mosca, terra indoor) 1-3
Jelena Jankovic b. Anastasia Pavlyuchenkova 6-4 6-3
Svetlana Kuznetsova b. Ana Ivanovic 6-2 2-6 6-4
Ana Ivanovic b. Anastasia Pavlyuchenkova 3-6 6-0 6-3
Jelena Jankovic b. Svetlana Kuznetsova 6-1 6-4
Pavlyuchenkova / Vesnina vs. Jovanovski / Krunic
Grazie Rafa, modello di talento e intelligenza
Un campione unico, buono, intelligente, amato da tutti, fan e avversari, anche il suo più grande foto Ray Giubilo...