La Suarez Navarro vince a Doha e incassa il secondo titolo in carriera. Lascia diluviare nel primo set, poi vince d'esperienza contro Jelena Ostapenko. Diventerà numero 6 del mondo e forse può ancora crescere. C'è solo un dubbio: è entrata in forma troppo presto? 

Non era la finale più attesa, ma la vittoria di Carla Suarez Navarro è più che meritata. La spagnola ha vinto il Premier Five di Doha, superando in finale la rampante Jelena Ostapenko con il punteggio di 1-6 6-4 6-4. In una finale giocata in assoluta contemporaneità con quella di Dubai (perché, organizzatori?), Carla ha vissuto un primo set da incubo, in cui ha rivisto i fantasmi del precedente di Wimbledon, quando raccolse la miseria di due game contro la lèttone. “All'inizio ero nervosa e lei giocava molto bene – ha detto la canaria – non è facile giocare contro di lei, ma ho continuato a crederci. Ho combattuto, ho corso e alla fine ce l'ho fatta”. Va detto che la Ostapenko aveva avuto parecchia fortuna in semifinale, approfittando dell'infortunio alla coscia sinistra di Andrea Petkovic. Da par suo, la Suarez Navarro aveva giocato una delle sue migliori partite, dominando Agnieszka Radwanska. Quando ha capito che sul piano strettamente balistico non ci sarebbe stata partita, la Suarez Navarro ha provato a fare giocare più palle possibili alla Ostapenko. Risultato: 47 errori, tra cui alcuni nei momento importanti. E così Carla ha infiocchettato un successo che la fa salire addirittura al numero 2 della Race stagionale. Sono passati appena due mesi, ma la semifinale a Brisbane e i quarti a Melbourne, uniti a questo successo, certificano una condizione psicofisica ideale. Forse è entrata in forma troppo presto, tenendo conto che è una delle poche terraiole pure rimaste nel tour (insieme a Sara Errani, con cui ha giocato il doppio e hanno perso la finale). Insomma, se c'è uno Slam dove Carla può ambire al successo, beh, è certamente il Roland Garros.


OSTAPENKO: "E' SOLO IL PRIMO PASSO"

La Ostapenko ha preso bene la sconfitta, anche perché lunedì firmerà l'ingresso tra le top-50 WTA. Sarà la prima volta dal 2009 che tre diciottenni superano in contemporanea questo muro. Nell'aprile di quell'anno, le rising star si chiamavano Caroline Wozniacki, Anastasia Pavlyuchenkova e Sorana Cirstea. Adesso, insieme alla Ostapenko ci sono Belinda Bencic e Daria Kasatkina. “E' solo il primo passo, spero di salire il più in alto possibile e che il pubblico si sia divertito nel vedermi giocare”. Per la Suarez è un successo importante, poiché è solo il secondo titolo WTA su dieci finali. Insomma, aveva un po' la tendenza a perdere le finali. Intascare un Premier Five sarà una piacevole puntura d fiducia. “E' spettacolare, un sogno che diventa realtà. L'anno scorso ero già stata top-10 ma mai in sesta posizione – ha detto Carla – questo torneo era molto duro, in tabellone c'erano tutte le migliori del mondo. Inoltre dovevamo giocare tutti i giorni, quindi è ancora più complicato. Queste vittorie mi hanno regalato tantissima fiducia, l'esperienza mi servirà in futuro, specie dopo aver perso tante finali”.

 

WTA PREMIER FIVE DOHA – Finale

Carla Suarez Navarro (SPA) b. Jelena Ostapenko (LET) 1-6 6-4 6-4